“Anche comprare dai commercianti abusivi è commettere un reato“. Arriva a San Salvo il tour informativo di Confcommercio Chieti per contrastare il commercio abusivo e di prodotti contraffatti che, durante l’estate, è un tema particolarmente caldo nelle località balneari. L’azione delle forze dell’ordine e delle pubbliche amministrazioni spesso si rivela insufficiente di fronte ad un fenomeno che vede da una parte decine di stranieri (e non solo) invadere il litorale con carretti, buste e borsoni carichi di ogni tipo di prodotto e, dall’altra, trova nei cittadini e nei turisti clienti disponibili ad acquistare giochini da mare di dubbia provenienza piuttosto che scarpe, occhiali o borse taroccati. Proprio a chi acquista è rivolto il primo punto del decalogo consegnato dalla presidente Marisa Tiberio a tutti i titolari degli stabilimenti balneari: “Acquistare prodotti falsi comporta una sanzione per l’acquirente finale da 100 a 7000 euro“, si legge nel testo.
Ma, in tema di sanzioni, le forze dell’ordine più di una volta si sono trovate a “dover affrontare gruppi di cittadini pronti a difendere il commerciante abusivo di turno“, come ha spiegato il comandante della Polizia Municipale Saverio Di Fiore. L’abusivismo e alla contraffazione è stato anche al centro di un tavolo tecnico con il prefetto di Chieti Antonio Corona, in cui sono state ribadite le linee strategiche per contrastare un fenomeno che è alla base di una vera e propria economia parallela che ogni anno produce 5 milioni di euro di mancato incaso per l’erario. Il sindaco Tiziana Magnacca ha ribadito anche “il legame tra contraffazione e criminalità organizzata“, con i venditori riforniti continuamente e costantemente di merce provenienti da diversi canali.
Da non sottovalutare anche i problemi per la salute. “Nella mia esperienza a Livorno – ha spiegato il capitano della guardia di finanza, Marco Garofalo – abbiamo riscontrato come gli articoli in plastica provenienti dalla Cina venissero realizzati con i rifiuti plastici provenienti dal nostro Paese. Ci sono articoli, come gli occhiali da sole, che a lungo andare possono provocare seri danni per la salute“. L’assessore alle attività produttive, Oliviero Faienza, ha ribadito come “anche i prodotti alimentari, venduti in improvvisati camioncini, senza nessuna norma igienica, sono pericolosi e fuorilegge”. Per questo la campagna informativa di Confcommercio si rivolge innanzitutto agli operatori del settore turistico perchè siano i promotori di una cultura della legalità, partendo dal decalogo affisso in tutti gli stabilimenti e da messaggi audio che verranno diffusi dagli altoparlanti. “Non possiamo più permettere – ha sottolineato la Tiberio – che prosegua un fenomeno che crea concorrenza sleale, danni alla salute ed evasione fiscale”.