Si è svolta ieri alle 21, presso la via antistante la Bottega Equosolidale “Mondo Alegre” in Corso Plebiscito n° 77, la presentazione organizzata dall’Arci di Vasto sull’inchiesta indipendente sui decessi nei CPT e CIE italiani dal 1998 ad oggi denominata “Morti di CIE – Storie di ordinaria detenzione amministrativa”.
“Dall’approvazione della Legge 40/98, meglio conosciuta come Legge Turco-Napolitano, – spiegano gli organizzatori – abbiamo imparato a conoscere il fenomeno dell’internamento dei migranti in strutture di detenzione per irregolari. Da allora, migliaia sono state le persone rinchiuse dentro questi centri detentivi, e molte di queste hanno visto la fine della loro esistenza proprio lì dentro.
Come si è pronunciata la magistratura? E qual è stata la posizione delle Procure della Repubblica? Queste sono solo alcune delle domande che hanno suscitato il nostro profondo interesse rispetto a questi tragici eventi. Senza alcun fine giustizialista, ‘Morti di CIE’ non si pone l’obiettivo di trovare una ‘giustizia legale’, giuridica, o peggio, una giustizia meramente tribunalesca. Non ci si vuole sostituire alle Procure. L’intenzione piuttosto, è quella di entrare nei dettaglio dei fatti, studiando i documenti per raccontarli, cercando di capire i perché e le cause dei decessi, ma soprattutto, raccontando come lo Stato, attraverso i giudici ed i Pubblici Ministeri, si è pronunciato a seguito di questi episodi. L’intenzione di questa inchiesta, nasce quindi dalla necessità di andare a conoscere e raccontare, attraverso lo studio dei documenti e le testimonianze dirette di chi ha conosciuto e vissuto quei momenti, tutti i casi di decesso all’interno dei CPT e dei CIE”.
Tra i temi trattati, anche quello dell’accoglienza dei migranti in Italia e in Europa.