Serata dedicata ai giovani quella del Book&Wine di ieri sera presso i Giardini napoletani di Palazzo d’Avalos; protagonisti, infatti, i ragazzi del corso di scrittura curato dalla scrittrice Mascia Di Marco e organizzato dalla Consulta Giovanile nell’ambito di Progetto Giovani; nella seconda parte della serata, invece, spazio a Lorenzo Vargas, giovane promessa della letteratura italiana, con il suo Pierre non esiste.
Durante la prima parte della serata, è stata Mascia Di Marco a presentare i giovani allievi più promettenti del corso di scrittura organizzato dalla Consulta Giovanile: “Ci tenevo a concludere il corso – ha spiegato la scrittrice – con qualcosa di concreto, da qui l’idea di raccogliere i racconti più validi nell’antologia intitolata Il verso giusto che presentiamo questa sera. Come tema è stato scelto quello della diversità, nel senso più ampio del termine. In realtà il tema è stato scelto per dare il più ampio spazio possibile alla ricerca della propria individualità, senza pregiudizi e stereotipi”.
A parlare delle proprie produzioni letterarie, i rispettivi autori, o meglio, le autrici, visto che gli unici “maschietti” del gruppo, Gianluca Mangano e Tobia Gatti, erano assenti per ragioni di lavoro e di svago. Vari e originali i racconti proposti, da Alessia Nobile che – con il suo Quello che rimane – ha voluto dare vita a un personaggio “diverso” dai soliti “modelli” dell’adolescente medio, all’ultimo racconto, Il ponte, di Mascia Di Marco, nel quale i destini di due uomini si incrociano sulla scena di un tragico incidente. Nel mezzo, l’intenso racconto autobiografico di Claudia Belforte ne La diversità che non conoscevo, i temi dell’omosessualità affrontati con freschezza da Luisa Memmola con Oltre i riflessi, le strampalate avventure di un’eroina manga che parte per… Celenza sul Trigno di Cecilia Antenucci (Celenza is a good place) e tanto altro: Il paradiso di Gianluca Mangano, L’ultimo bar di Tobia Gatti, Bartebly reloaded di Vanessa Alexandra Filip, Gli oggetti di sempre di Valentina Marchesani, Le storie sono solo le storie di Camilla Ortolano e Cronache di una vita normale di Francesca Lammanda.
A seguire, vivace dialogo tra la giornalista Paola Cerella e il giovane autore Lorenzo Vargas per la presentazione del romanzo Pierre non esiste, ovvero “La coscienza di Zeno sotto acidi”, come scherzosamente lo ha definito lo stesso autore. Nello scoppiettante dialogo con la giornalista, il giovane Vargas ha ripercorso le tappe che lo hanno portato alla pubblicazione del romanzo per i tipi di Bompiani, dalla scoperta della passione per la scrittura, durante una “noiosa lezione di algebra” all’idea della nonna che lo ha salvato dalla “autoflagellazione” dei corsi di Giurisprudenza con l’iscrizione al talent letterario di Rai3, Masterpiece. E proprio la partecipazione al talent ha aperto a Lorenzo Vargas le porte di Bompiani, dopo altre esperienze di pubblicazioni attraverso crowdfunding.
Senza svelare troppo del romanzo, per non rovinare la lettura al numeroso pubblico che ha seguito la serata, Paola Cerella e Lorenzo Vargas hanno poi dialogato sui tratti caratteristici di un romanzo piuttosto particolare, ambientato in un futuro distopico a metà strada tra Il mondo nuovo di Aldous Huxley e 1984 di George Orwell, nel quale il protagonista dovrà trovare la propria “consistenza” più o meno reale tra labirinti mentali e anomale dimensioni. Insomma, un romanzo che evidentemente è più facile leggere che spiegare.