“Mi è stato detto che la Regione provvederà nel giro di qualche giorno”. Luciano Lapenna, sindaco di Vasto, ha incontrato il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Nel corso del colloquio, è stato affrontato il problema dello stallo in cui si trova il Consorzio di bonifca Sud di Vasto, dove i 28 dipendenti hanno ricevuto a maggio solo due dei nove mesi di stipendio arretrati. Ad oggi, devono ancora percepirne altri sette.
Sono loro, i lavoratori, a pagare sulla propria pelle il debito da 10 milioni di euro accumulato nelle passate gestioni. L’attuale governo regionale ha commissariato l’ente, ma la situazione finanziaria rimane tragica e, come se non bastasse, un’opera attesa da decenni per risolvere la carenza idrica del Vastese e del Basso Molise, la diga di Chiauci, viene utilizzata solo per un quarto della sua capacità: dopo i grandi annunci di qualche anno fa, i lavori necessari sono stati eseguiti solo in parte, consentendo di far affluire appena 4 milioni di metri cubi d’acqua nell’invaso progettato per contenere fino a 15 milioni di metri cubi. Poco, vista la siccità delle campagne e il razionamento del flusso idrico destinato alle case della fascia costiera.
Oggi, in occasione della riapertura del tratto meridionale della pista ciclabile di Vasto Marina, Lapenna ha sottolineato che “è necessario pulite l’alveo del torrente Buonanotte per evitare esondazioni e per motiovi igienico-sanitari. Il torrente Buonanotte, come il Lebba, è del Consorzio di bonifica di Vasto. Ieri, in un incontro col governatore, Luciano D’Alfonso, ho chiesto un intervento della Regione per sbloccare la situazione in cui versa il Consorzio, i cui lavoratori devono percepire 7 mesi di stipendi arretrati. Mi è stato assicurato che si provvederà nel giro di qualche giorno”.
Consorzi industriali, bocciata la riforma Chiodi – La Corte Costituzionale ha dihiarato illegittima perché in contrasto con la Costituzione la legge regionale che nel 2011 ha istituito l’Arap, azienda regionale per le attività produttive, destinata a inglobare i consorzi industriali, tutti da sopprimere, compreso il Coasiv (Consorzio per l’area di sviluppo insutriale del Vastese). Ora, dopo il verdetto della Consulta, si apre uno spiraglio per gli enti consortili.
Secondo Lapenna, presidente dell’Anci Abruzzo, “la sentenza della Corte Costituzionale legittima e conferma la nostra battaglia contro l’istituzione dell’Arap nel vuoto legislativo che si è creato è importante definire con urgenza un chiaro quadro normativo per evitare un colpo mortale alle nostre infrastrutture portuali e alle imprese. Diventa quindi necessario e prioritario giungere, in tempi rapidi, ad una proposta legislativa condivisa da far approvare in Consiglio Regionale – conclude Lapenna”.