Un mese di presidi notturni che ha coinvolto intere famiglie, tensioni e notti in attesa di nuovi tentativi di forzare il blocco [LEGGI]. Tutto questo accadeva due anni fa alla Silda (ex Golden Lady) di Gissi, oggi il giudice del lavoro dà ragione ai dipendenti che difesero i prodotti semilavorati all’interno dello stabilimento come garanzia del proprio operato non retribuito. Ammonta a 283.474,02 euro la somma che il Calzaturificio Del Gatto – di Porto Sant’Elpidio – dovrà corrispondere ai lavoratori. Nell’estate 2013, dopo circa un mese carico di tensioni, il 25 luglio, lavoratori e azienda trovarono un accordo per far uscire la merce a fronte di una fidejussione che doveva coprire gli stipendi non pagati [LEGGI]. Nella stessa serata due tir portarono via le ultime testimonianze finora di attività produttiva negli stabilimenti gissani di Nerino Grassi. Sei mesi dopo la Silda è stata dichiarata fallita e ora a onorare il debito è chiamato il Calzaturificio Del Gatto che fece da garante.
Ai 110 lavoratori coinvolti dalla vertenza andranno un totale di 146.674 euro di retribuzioni non corrisposte e 136.800 euro di Tfr. Si chiude così una delle pagine più nere della lunghissima vicenda della Golden Lady di Gissi. I lavoratori costretti a passare 24 ore su 24 in contrada Terzi in difesa dei propri diritti (appoggiati dai colleghi dell’altra sventurata riconversione della New Trade) vedono così arrivare una boccata d’ossigeno. La sfida più importante resta quella di una nuova occupazione. Dal naufragio del primo tentativo di riconversione nulla si è mosso e con la fine degli ammortizzatori sociali si prospetta l’assenza totale di reddito. Uno sfregio per tutto il territorio.
Antonino Dolce