Piano industriale per la nuova riconversione della ex Golden Lady di Gissi: non pervenuto. Ormai l’attesa si protrare da mesi, dopo che la Emarc, settore automotive, aveva manifestato, tramite l’assessore regionale Giovanni Lolli, l’intenzione di avviare una produzione in contrada Terzi. Ma, rispetto alle dichiarazioni d’intenti, nulla è stato fatto. Così oggi, i segretari provinciali dei sindacati, hanno diramato una dura nota in cui prendono posizione rispetto al silenzio delle istituzioni preposte a lavorare per risolvere questa situazione.
“La riservatezza che ci era stata chiesta dalla regione Abruzzo (D’Alfonso!!!) e dall’assessorato allo sviluppo economico (Lolli!!) nell’ultimo incontro effettuato per la riconversione ormai più di un mese fa doveva essere funzionale a non creare problemi alla trattativa in corso per la definizione del piano industriale dell’azienda interessata. Ma, ad oggi, abbiamo il timore che in assenza di notizie ufficiali la riservatezza possa trasformarsi in oblio! Per un intero territorio e per le centinaia di persone che tra qualche giorno termineranno anche l’ultimo periodo di mobilità e quindi resteranno a breve senza nessun sostegno economico (altri 50 già da un anno versano in questa condizione).
Avevamo riposto molte aspettative rispetto alle dichiarazioni ufficiali della Regione in merito. Ma, ad oggi, non possiamo che constatare amaramente che la discontinuità a livello politico avvenuta come giunta regionale porta con sè la continuità nella non soluzione della vertenza Golden Lady, nonostante gli impegni assunti in campagna elettorale dinanzi allo stabilimento [articolo]. Tutte le forze politiche, i parlamentari, assessori o consiglieri regionali e comunali, i sindaci del territorio che volessero dare fattivamente un contributo concreto a questa drammatica situazione possono farlo.
Noi nei prossimi giorni, in assenza di notizie ufficiali, ci faremo carico di verificare la possibilità di riattivare il percorso nazionale che possa ricoinvolgere tutti i soggetti interessati, a partire dalla Golden Lady. Noi continueremo ostinatamente a sollecitare una soluzione”.