In realtà il Vasto Siren Festival terminerà solo oggi, con una giornata da trascorrere sulla Siren Beach tra barbecue e dj-set. Ma il concerto di James Blake, unica data italiana, rappresenta virtualmente la chiusura della seconda edizione della manifestazione nata dall’incontro tra l’americano Louis Avrami, la Dna Concerti e il Comune di Vasto. Le due giornate “centrali” del festival non hanno tradito le aspettative delle tante persone che vi hanno preso parte. Anche ieri la rotazione tra le diverse location è stata un crescendo di emozioni. Si è partiti dalla spiaggia, per poi accendere le luci dei giardini di Palazzo d’Avalos, tra dibattiti e musica con un suggestivo Scott Matthew, per poi dare il via alle esibizioni degli artisti italiani nella nuova location del Portale di San Pietro (scelta felice dell’organizzazione). Qui hanno riempito di note la serata afosa i Mamuthones, La Batteria, Fail, Indian Wells e Fabryka. Nel cortile di palazzo d’Avalos spazio a Colapesce, applauditissimo dal pubblico, Is Tropical e, dopo la chiusura del concerto di Blake, il dj set di Bob Corsi e David Nerattini.
La seconda serata sul palco centrale di piazza del Popolo è stata aperta dall’energia delle Pins, 5 ragazze provenienti da Manchester. Poi spazio alle melodie dei The Pastels prima che iniziasse a salire l’attesa per James Blake. L’entrata in scena dell’artista londinese è stata accolta da grande entusiasmo. Lui ha risposto interpretando con passione i suoi brani caratterizzate da spinte armonie vocali e sonorità ricercate. E, per chiudere la lunga giornata del Siren Festival, di nuovo tutti in spiaggia per continuare con la musica fino a notte fonda.