“Ancora una volta il lavoro del presidente D’Alfonso ha avuto la meglio e la Regione è tornata ad avere un ruolo di regia: abbiamo dimostrato di non essere la terra di Fontamara, ma che abbiamo i numeri”. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio regionale Camillo D’Alessandro ha toni trionfalistici nell’annunciare il ripristino di una fermata del Frecciabianca in Abruzzo. Ma la foto accanto, che ritrae un Frecciabianca nella stazione Vasto-San Salvo, non tragga in inganno. Lì il treno veloce era solo di passaggio, mentre nella stazione di Giulianova, dopo l’accordo siglato con Trenitalia, tornerà a fermare. “L’accordo, finalizzato al rilancio dello sviluppo di un turismo sostenibile per Giulianova e per la costa teramana, è stato raggiunto grazie ad una intesa tra Trenitalia, DMC Hadriatica e 50 operatori turistici che hanno aderito all’iniziativa, con la regia della Regione Abruzzo”.
E la promessa fermata a Vasto-San Salvo, data praticamente per certa nelle scorse settimane con relativa corsa all’acquisizione dei meriti? D’Alessandro afferma: “Si chiude l’accordo sulla stazione di Gulianova, ma stiamo lavorando per ottenere lo stesso risultato anche per quella di Vasto-San Salvo. La prossima settimana sarà decisiva ma, se non dovessimo riuscirci per questa stagione, siamo certi che per la prossima raggiungeremo l’obiettivo di aprire anche Vasto – San Salvo“. Formula abbastanza elegante per far capire ai residenti del Vastese e a tutti i turisti che vorrebbero raggiungere il sud dell’Abruzzo con un treno veloce (che poi tanto veloce non lo è nemmeno): “scordatevi la fermata del Frecciabianca“. Quando manca poco più di un mese al termine della stagione estiva viene difficile pensare che, dopo aver raggiunto un accordo per Giulianova, si possano riaprire le trattative per la stazione di Vasto-San Salvo. Ma, come si dice, la speranza è l’ultima a morire e mai come in questa situazione sono in tanti a sperare.
L’accordo raggiunto per Giulianova, che scadrà il 31 dicembre 2015, prevede anche “il rimborso del biglietto ferroviario a chi sceglierà il treno per concedersi una vacanza di almeno una settimana sulla costa teramana. I clienti Trenitalia che soggiorneranno in uno degli alberghi che hanno aderito all’iniziativa, riceveranno direttamente dall’albergatore il rimborso del ticket ferroviario di andata. Se il soggiorno durerà oltre le due settimane, il rimborso verrà esteso anche al biglietto di ritorno, per un massimo che non potrà superare i 40 euro”. Ed è questo un fattore non secondario che evidenzia come gli operatori turistici abbiamo realmente giocato un ruolo importante nella trattativa. Mentre da queste parti, al netto delle solite dichiarazioni di protesta, non sembra esserci stata una reale unione d’intenti da parte di chi trarrebbe un reale beneficio dalla fermata del Frecciabianca.