Prove di dialogo alla Bravo, azienda satellite della Pilkington, la multinazionale che a San Salvo produce vetro per automobili.
“A seguito del comunicato di indizione di sciopero Cobas per il 24 luglio 2015, l’azienda ha convocato il membro dell’esecutivo provinciale di Chieti, per discutere sulle questioni che hanno determinato l’indizione di sciopero.
La convocazione è avvenuta in rispetto delle clausole e procedure di raffreddamento, previste nell’accordo del Testo Unico sulla Rappresentanza Sindacale, sottoscritti anche dalla Confederazione Cobas”, si legge in un comunicato diramato da Domenico Ranieri dell’esecutivo provinciale della Confederazione Cobas di Pescara-Chieti.
“L’azienda – afferma il rappresentante sindacale – ha dato disposizione di avviare un tavolo di trattative con tutta la Rsu sulle delicate questioni poste dai lavoratori” e, in particolare, sui motivi dello sciopero Cobas: mancata convocazione della Rsu Cobas da parte dell’azienda; rapporti disciplinari; aumento dei carichi lavorativi; comportamento dei superiori che, secondo il sindacato, è irrispettoso nei confronti dei lavoratori; controllo a distanza; spostamento dei lavoratori; tempi delle pause; condizioni ambientali; fruibilità della mensa per tutti i lavoratori”.
“Come Cobas – commenta Ranieri – riteniamo un atto di apertura da parte dell’azienda, così facendo, ha limitato, per il momento, la rottura dei rapporti sindacali, dando buone prospettive sulla soluzione dei problemi. Pertanto, sospendiamo momentaneamente lo sciopero del 24 luglio 2015”, ma “qualora la situazione non dovesse mutare, nostro malgrado, saremo costretti a confermare lo sciopero”.