Un’indagine sul sistema fognario di Vasto per verificarne la funzionalità “e accertare anche eventuali responsabilità”, precisa l’avvocato Marisa Berarducci, che insieme al suo collega Domenico Frattura esprime soddisfazione per l’ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vasto, Caterina Salusti, ha riaperto l’inchiesta riguardante il piccolo Massimiliano Moretti, che nell’estate 2014 contrasse una brutta infezione batterica.
Dopo quella malattia, dalla quale il piccolo paziente si è ripreso, il padre del bimbo, Stefano Moretti, perito infortunistico e in passato attivista politico, ha chiesto e ottenuto l’avvio di un procedimento penale per lesioni. Secondo i congiunti di Massimiliano, l’infezione sarebbe stata contratta a seguito di un bagno nel mare di Vasto Marina.
La Procura aveva chiesto l’archiviazione. La famiglia Moretti aveva presentato un atto di opposizione. “Il giudice – racconta l’avvocato Berarducci – ha respinto la richiesta di archiviazione, accogliendo le nostre motivazioni e disponendo un termine di sei mesi per lo svolgimento di ulteriori attività d’indagine non solo sulle acque di balneazione, ma anche sul sistema fognario di Vasto per accertare eventuali responsabilità degli enti preposti”.