“L’arrivo della stagione estiva a Vasto è ormai da troppo tempo accompagnato dai problemi di carenza idrica. In molte zone della città si lamenta la mancanza d’acqua dovuta ad una erogazione di appena sei ore al giorno, spesso anche meno, che provoca gravi disagi a residenti, a chi opera nel turismo, ai commercianti, alle attività in genere”.
È Angelo Bucciarelli, esponente del Pd e candidato alle primarie per le amministrative 2016 a riprendere la questione della crisi idrica, dopo le brutte notizie provenienti dalla diga di Chiauci e la rottura alla condotta principale all’altezza di Lentella. Per Bucciarelli si tratta di “un problema storico, conseguenza di una rete idrica obsoleta che risale ad oltre cinquant’anni fa, quando Vasto aveva meno della metà degli abitanti attuali, e non era la meta turistica di tanti vacanzieri. Ma la nostra Città e la sua Marina – sottolinea l’esponente del Pd – avrebbero la possibilità di non soffrire mai la carenza d’acqua, di avere acqua a sufficienza per ogni esigenza, per 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, se solo si provvedesse al raddoppio della condotta che porta acqua dalla sorgente del Verde alla nostra Città, ai nostri territori, invece di far disperdere 1000 (mille) l/s di acqua, e immettendo nella condotta solo un quantitativo residuo”.
“Basterebbero 100 l/s in più, nelle condutture, – scrive Bucciarelli – una bazzecola rispetto ai vantaggi che ne trarrebbe la popolazione. Certo, è un problema di risorse, in questo caso economiche, necessarie per i lavori di adeguamento della condotta, ma se mai si programma mai si fa. Quello del raddoppio della condotta è un progetto di cui si parla da decenni ma che non ha mai visto la luce perché è mancata una vera capacità di programmazione da parte della Regione e del Consorzio che gestisce la distribuzione. L’impegno mio è quello di lavorare intensamente per risolvere i problemi strutturali della rete idrica, ma senza tralasciare di combattere l’inciviltà diffusa del cattivo utilizzo delle risorse idriche e i furbetti degli allacci abusivi, divenuti entrambi purtroppo una prassi negativa consolidata”.