Il caldo torrido che aggrava l’annosa carenza idrica induce il Comune di Vasto a rispolverare il divieto già imposto alcuni anni fa: da oggi l’acqua potabile si può utilizzare solo per bere, lavarsi, cucinare e pulire la casa, oltre alle ordinarie attività produttive. Per tutti gli altri utilizzi è vietato attingere dal flusso idrico proveniente dall’acquedotto.
Lo impone l’ordinanza numero 314 del 2015, emanata dal sindaco facente funzioni, Vincenzo Sputore: “E’ fatto divieto, salvo espressa revoca, a tutti i cittadini di utilizzare l’acqua potabile proveniente dal pubblico acquedotto per fini extradomestici, in particolare per l’innaffiamento orti e giardini privati; il lavaggio di autovetture, automezzi e simili; di piazzali e di spazi di aree private; il riempimento di invasi, di vasche e piscine private; l’irrigazione di campi e, comunque, per ogni altro utilizzo improprio e diverso dalle normali necessità domestiche e produttive“.
Il provvedimento, firmato ieri da Sputore, si è reso necessario per “evitare possibili situazioni di emergenza”, visto che “nella stagione estiva tendono a ripresentarsi i problemi relativi a eventuali disservizi nell’erogazione dell’acqua potabile per usi domestici” e considerato che “l’eccessivo consumo di acqua potabile diverso dall’uso strettamente domestico potrebbe non garantire la fornitura di acqua potabile per gli usi civili”.