“Se qualcuno pensava che la polemica sugli incendi rimanesse circoscritta a uno scambio di battute sui giornali con l’assessore Marra si sbagliava di grosso”. Così Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in Movimento, all’uscita del tribunale di Vasto, dove si è recato stamane a presentare un esposto presso la locale Procura della Repubblica.
“Oltre alla condanna politica sull’assenza di controllo all’interno della Riserva regionale di Punta Aderci – ha infatti spiegato l’esponente del centrodestra vastese – vogliamo capire se, proprio relativamente a questa assenza di controlli, emergono fattispecie penalmente rilevanti“.
Due i documenti principali citati nell’esposto: quello relativo alla “delibera comunale del 2009 che, a seguito di alcuni incendi divampati nella Riserva, stabiliva attività di controllo all’interno della stessa” e quello relativo al “Piano di assetto naturalistico della stessa Riserva che assegna agli operatori affidatari della gestione il compito della sorveglianza“.
Questi i due punti cardine dell’esposto presentato stamane in Procura da Marco di Michele Marisi, “fermo restando che, a parte il mancato controllo in questi anni, nemmeno tra il 1° e 12° incendio di questi giorni si è garantita una sorveglianza tale da evitare il ripetersi di questi eventi. Pertanto chiediamo alla Procura non solo di risalire all’identità dei piromani, o del piromane, ma anche di valutare se, in fatti o atti, sia riscontrabile fattispecie rilevanti a livello penale sui mancati controlli. In caso affermativo, chiediamo di procedere contro eventuali responsabili”.
“Il tutto – ha concluso Marco di Michele Marisi – a tutela delle Aree protette e perché i cittadini sappiano chi le vuole davvero tutelare e chi specula solo sugli incendi. Non consentiremo più a nessuno di accusare chi critica legittimamente e carte alla mano la gestione della Riserva o chi ha un parere diverso sul Parco della Costa teatina di essere in qualche modo responsabile di questi incendi e se qualcuno insisterà saremo costretti a rivolgerci agli avvocati. Le fiamme sono da addebitare ai piromani e a chi doveva sorvegliare e forse non lo ha fatto. Proprio per chiarire quest’ultimo punto abbiamo presentato l’esposto“.
La replica di Marra – “Rinnovo l’invito al buon Marco di Michele Marisi a frequentare maggiormente la Riserva e se si è sentito preso in causa dalle mie parole che si rivolgevano a chi in questi anni ha saputo solo alimentare un clima di odio contro la Riserva e il Parco, vuol dire che ci si è rispecchiato”. Inizia così la nuova controreplica di Marco Marra, assessore all’Ambiente e alle Aree protette del Comune di Vasto: “Pensa, Marco, che neanche ti pensavo quando scrivevo quel pensiero che confermo avere, ma che dire. Sarò ben lieto di andare dal Procuratore e confermargli le mie ipotesi, come sarò ben lieto di esporre il lavoro che in questi anni è stato fatto anche in tema di controllo del territorio. Certo che chi non conosceva quei luoghi prima, come il buon Marco di Michele Marisi, difficile possa fare paragoni oggi.
Ma ben vengano i suoi dubbi su quanto operato fino ad oggi e se sono stati rispettati gli indirizzi di giunta sulla questione sicurezza e controllo dentro la Riserva, nulla ha da temere questa amministrazione, né tantomeno il sottoscritto.
Se poi per lui vale l’equazione incendio scoppiato = mancato controllo, dovrebbe denunciare la guardia forestale per ogni incendio che scoppia, o la polizia e carabinieri per ogni reato in città. Chiari atti speculativi di chi non sa cosa sia amministrare”.