“Un libro commovente, dove si raccontano i casi più clamorosi di salvataggi a cetacei e tartarughe marine avvenuti nei mari e lungo le coste italiane. Un libro dal quale emerge una cosa: l’importanza del gioco di squadra nelle operazione di salvataggio, solo così si sono raggiunti i risultati migliori, come insegna l’esperienza di Vasto”. Così ha esordito l’ambientalista Camilla Crisante del WWF che coordinava l’incontro organizzato a Pescara dal Centro Studi Cetacei per presentare il libro di Lucio Biancatelli “Salvataggi” , edito da Orme. Proprio il caso di Vasto, con lo spiaggiamento dei 7 capodogli nel settembre scorso, viene raccontato dagli esperti Olivieri e Guccione in uno dei capitoli del libro. “É stato proprio l’episodio di Punta Penna, nel settembre 2014, a darmi lo spunto per questa idea, che l’editore, impegnato a rilanciare Orme sui temi della natura e degli animali, ha accolto con entusiasmo. L’idea è quella di raccontare storie avvincenti, attraverso le quali avvicinare i lettori, anche i non esperti, ai temi della conservazione, ma anche del comportamento animale. Questi episodi ci hanno insegnato moltissimo sul comportamento sociale dei cetacei, capodogli in particolare, della solidarietà tra loro, ma ciò che mi ha più colpito raccogliendo queste storie é stata la consapevolezza che questi animali mostravano di avere verso gli umani impegnati nella loro liberazione, come ci racconta il biologo Marino Tony Di Natale nel capitolo intitolato “Nella bocca del gigante”.
“Per le tartarughe marine, che ospitiamo in questo Centro, é molto diverso – ha detto Vincenzo Olivieri, Presidente del Centro Studi Cetacei -: Sono animali antichissimi rimasti praticamente immutati per milioni di anni: eppure, vi assicuro che i nostri volontari si affezionano a questi rettili marini, e alcune tartarughe mostrano perfino atteggiamenti piu socievoli. Nei prossimi giorni abbiamo in programma delle liberazioni in mare, il 12 a Ortona e il 25 a Rocca s. Giovanni. La pesca rimane un problema per le tartarughe marine, fino a che non si troverà una regolamentazione efficace a sistemi di pesca con le reti da posta sottocosta, che restano la prima causa di cattura accidentale per le nostre acque”
Su questo fronte il Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara Enrico Moretti ha ribadito l’impegno della Guardia Costiera, ricordando la positiva collaborazione con il Centro Studi Cetacei e l’importanza di mantenere in mare un atteggiamento corretto e di rispetto: “Uno degli atteggiamenti più censurabili che ci troviamo a fronteggiare è la navigazione a motore sottocosta, ma anche sul versante dei rifiuti i nostri comportamenti devono decisamente migliorare: e qui la repressione non basta, servono educazione e sensibilizzazione, e il libro di Biancatelli va nella giusta direzione”. Luciano Di Tizio, WWF Abruzzo, ha concluso facendo il punto sull’istituendo Parco della Costa teatina, con il lavoro del Commissario straordinario ormai concluso (“ma sarà un piccolo parco”) , e delle attività petrolifere che ne minacciano l’integrità.
Il libro Salvataggi, quando il mare chiede aiuto di Lucio Biancatelli per edizioni Orme, é in libreria dal 24 giugno (173 pagine, 16 euro) con la prefazione di Fulco Pratesi e le conclusioni affidate all’ecologo marino Giuseppe Notarbartolo di Sciara.