Fermare l’estrazione petrolifera del mare Adriatico, richiedere l’avvio di procedure Vas transfrontaliere, promuovere un’economia “fossil-free”, lanciare una vera e propria vertenza ambientale dell’Adriatico, rilanciare l’economia legata alla pesca sostenibile e affrontare la centralità della questione ambientale in Adriatico. Questi gli obiettivi del flash mob organizzato da Legambiente questa mattina sulla spiaggia di Punta Penna, alla presenza della Goletta Verde, nel porto di Vasto da ieri pomeriggio (qui l’articolo). Tra politici, ambientalisti e attivisti presenti, anche Ivo Menna, referente locale dell’Ona, l’Osservatorio Nazionale Amianto.
Come spiegato da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente, il Medio Adriatico è interessato da molte richieste per la ricerca e l’estrazione del petrolio: “Questa è una spiaggia simbolica, da questo punto di vista, per lo spiaggiamento dei capodogli; sebbene non è stata dimostrata la correlazione diretta tra l’evento specifico e le ricerche petrolifero, quell’episodio ha dimostrato innanzitutto la presenza di questi cetacei nel nostro mare e la loro forte vulnerabilità, che viene messa a dura prova da tecniche come l’air gun”.
Proprio sull’air gun, il senatore del Movimento 5 Stelle, Gianluca Castaldi, presente alla manifestazione con diversi rappresentanti dei meetup di zona, ha fatto il punto della situazione: “In Senato eravamo riusciti a battere il governo con un emendamento sulla legge per gli ecoreati che vietava l’utilizzo dell’air gun. Però Renzi alla Camera, dove ha una maggioranza più forte, ha modificato l’emendamento, poi ripassato anche al Senato, con la rassicurazione che il problema air gun sarebbe stato discusso a parte. Noi abbiamo già presentato un disegno di legge, ma deve essere calendarizzato. Se davvero il Governo vuole affrontare il problema, ha i numeri per farlo nel più breve tempo possibile. La nostra proposta è già pronta”.
Per il Comune di Vasto, presenti l’assessore Anna Suriani e la consigliera Paola Cianci. “Questo è un tipo di problematica che investe diversi aspetti, – ha sottolineato l’assessore Suriani – perché impatta sull’ambiente, ma anche sul turismo e quindi sullo sviluppo del nostro territorio. Come amministrazione siamo sempre stati contrari alla petrolizzazione dell’Adriatico, in tutti i tavoli di lavoro e in tutti i modi possibili. Si tratta di una battaglia lunga e difficile e occorrerebbe l’impegno anche dei livello di governo nazionale”. Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Paola Cianci, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione comunale, con azioni che sono servite anche di supporto al ricorso alla Coste costituzionale promosso dalla Regione Abruzzo: “Come sinistra – ha sottolineato Paola Cianci – ci siamo dimostrati sempre attivi e pronti a condividere queste iniziative delle associazioni ambientaliste”.
L’assessore regionale Mario Mazzocca, oltre a ribadire la contrarietà dei livelli regionali alla petrolizzazione, ha ricordato anche “la ferita” al promontorio di Punta Penna, con gli incendi dei giorni scorsi (qui l’articolo): “Ci sono 500mila euro di investimenti per il contrasto agli incendi, abbiamo anche attivato corsi di formazione per i volontari che vogliono affiancare i vigili del fuoco e il Corpo forestale dello Stato nel loro prezioso lavoro”.