Ultimo video di sensibilizzazione del progetto “Educare per crescere nella legalità” realizzato dal Comune di San Salvo nell’ambito del progetto per la Sicurezza e legalità della Regione Abruzzo. Si chiude così un progetto che è durato 18 mesi e che ha coinvolto delle classi target di tutte le scuole di San Salvo, più la primaria e la secondaria di primo grado di Fresagrandinaria, che hanno riflettuto, con il coordinamento degli insegnanti, su temi inerenti le diverse sfaccettature della legalità, anche attraverso incontri di approfondimento tenuti da esperti esterni.
“Oltre al lavoro nelle scuole, teso a formare gli studenti sull’importanza del rispetto delle regole per una buona convivenza civile, – ha spiegato il sindaco Tiziana Magnacca – ci sono state azioni rivolte a sensibilizzare tutta la popolazione della zona”.
“Quest’ultimo video, ‘Legalità e usura’, – sottolineano dal Comune – vuole far riflettere su un fenomeno che ha dei numeri impressionanti in Italia: un giro di affari che arriva a 20 miliardi di euro. La maggior parte dei casi di usura continua a rimanere sommersa perché le caratteristiche di questa pratica sono la solitudine, l’isolamento, la riservatezza, la non condivisione del problema vissuti da chi ne cade vittima. Questo fenomeno si spiega non tanto con la paura di chi subisce l’usura (l’esperienza dimostra che chi ha deciso di denunciare l’usuraio, solo molto raramente ha subito conseguenze per la propria sicurezza personale): quando violenza c’è stata, si è avuta quasi sempre all’interno del rapporto d’usura. In realtà, ciò che pesa in modo decisivo sul rapporto fra usurato e usuraio è la convinzione della vittima di non avere comunque alternative alla propria situazione: solo l’usuraio, al momento del bisogno, lo ha ‘aiutato’; e anche se man mano gli toglie il patrimonio e la serenità, l’usuraio può, comunque, ‘dargli’ ancora qualcosa. Magari ulteriore denaro, in cambio dell’ennesimo assegno che nessun altro più accetta. Si innesca così una spirale perversa che soltanto la vittima può spezzare, denunciando l’usuraio. In questo modo l’usurato riacquista la propria indipendenza. E ricomincia a vivere. Sperare di uscire dall’usura continuando a pagare le rate del prestito infatti è uno sbaglio. Dall’usura si esce solo con una denuncia, e non bisogna aver paura di denunciare, perché la legge è dalla parte delle vittime e offre tutela e assistenza a chi decide di compiere il passo. Il video vuole proprio lanciare un messaggio a chi è vittima di tale pratica: ‘Non perdere il controllo della tua vita. Chiedi aiuto e ricomincia a vivere'”.
“Siamo soddisfatti per il lavoro svolto – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Maria Travaglini – che ha permesso un contatto più diretto con i bambini e le famiglie su temi importanti e mai fino a fondo trattati quali il rispetto delle regole e della legalità. Un’esperienza che riteniamo sia stata utile”.
Legalità e usura from Nuova Solidarietà on Vimeo.