Preferiscono “rinunciare” al Parco nazionale della Costa teatina (le virgolette vogliono significare che non si sono mai mostrati particolarmente entusiasti) che costituirlo con la perimetrazione proposta dal commissario De Dominicis, i rappresentanti di Forza Italia riunitisi questa mattina all’hotel Palace. Presenti all’incontro il senatore Fabrizio Di Stefano, il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, i consiglieri comunali di FI Guido Giangiacomo e Antonio Monteodorisio, Antonio Prospero, Giuseppe Tagliente e diversi amministratori dei comuni limitrofi.
Dal senatore Di Stefano la conferma di tutte le critiche espresse sulla costituzione del Parco, con un passaggio sulle “tesi ambientaliste che vorrebbero che la sua costituzione impedisca le perforazioni petrolifere. Ho interrogato a riguardo il ministro che mi ha ufficialmente risposto che sembrerebbe che la realizzazione del Parco non rappresenti nulla di ostativo in relazione a questo tipo di progetti”. Inoltre Di Stefano ha sottolineato come, secondo il sottosegretario Velo, interrogato sull’argomento, il commissario avrebbe obbligo di sentire il parere della Regione e della Conferenza unificata, “cosa che non ha ancora fatto”. Ribadite poi le critiche relative all’utilizzo di vecchie cartografie e alla mancanza di linearità della tracciato: “Ci sono curve, rientranze, strani salti e non viene spiegato da nessuna parte quale criterio è stato usato. Stiamo valutando se portare un esposto in procura, perché certe decisioni arbitrarie pongono domande abbastanza cattive”. Il senatore di FI ha poi rimarcato che “per il 2015 i finanziamenti previsti dal governo Renzi per i parchi ammontano a 4 milioni e 600mila euro, ma con il Parco della Costa teatina saremmo a 24 parchi, quindi circa 200mila euro a parco. Che ci facciamo? Ci si pagano solo gli emolumenti all’ente gestore”. Se il commissario non convocherà la Conferenza unificata, quindi, FI è pronta a incontrare (di nuovo) tutte le categorie per avere indicazioni e nuovi pareri, per condurre una nuova campagna contro questa perimetrazione.
Per il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, il commissario De Dominicis un “merito” ce l’ha: “È riuscito a mettere d’accordo tutti gli amministratori locali, che pur con sfumature diverse, hanno criticato la perimetrazione scriteriata, fatta in poche settimane dagli uffici provinciali. La proposta del commissario, infatti, ha disatteso le indicazioni fornite da tutti i comuni, di centrodestra e di centrosinistra. Non ci fermeremo, perché questa operazione viene portata avanti da chi sta dimostrando che tiene più alle poltrone che al nostro territorio“.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli amministratori locali presenti all’incontro e anche qualche cittadino, “futuro abitante del Parco”, che ha già annunciato che “se non saranno i sindaci ad opporsi con tutti i mezzi a questa proposta, lo faremo direttamente noi cittadini”.