La vicenda delle minacce di morte subite da Luca Del Casale, trentenne bagnino vastese “non deve solo far riflettere, ma necessariamente portare le forze dell’ordine in primis a pensare ad una immediata e dura azione di repressione del fenomeno dell’abusivismo commerciale”.
A sollecitare un giro di vite è Marco di Michele Marisi, responsabile di Giovani in movimento, l’associazione che raggruppa i giovani del centrodestra vastese: “Se al fatto che chi non ha licenza, non paga tasse ed occupazione di suolo pubblico danneggia coloro che regolarmente e con sacrifici tengono aperta un’attività, ci aggiungiamo che gli stessi abusivi si permettono di voler, con la violenza, dettare una legge che non sta né in cielo, né in terra, non si può non convenire sulla necessità di affrontare il problema con il pugno di ferro. Non bastano operazioni spot della polizia municipale per debellare un fenomeno che va avanti da troppi anni, bensì occorre un’azione costante per restituire legalità e sicurezza a Vasto Marina ed in generale alla città. O ci si scrolla di dosso il buonismo e si affronta una volta per tutte questa ricorrente questione, oppure si rischia di dover assistere a fatti ben più gravi”.
Secondo Etelwardo Sigismondi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, “non è possibile che chi svolge il proprio lavoro nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, debba sentirsi minacciato e contrastato da commercianti abusivi. Riteniamo quindi necessaria l’approvazione del Piano di Sicurezza proposto da noi consiglieri dell’intergruppo Vasto2016, in discussione nella seduta del Consiglio comunale di venerdì prossimo. I cittadini di Vasto non devono sentirsi ostaggio in casa propria”.
Davide D’Alessandro, consigliere comunale di Noi con Salvini, invoca la linea dura: “Non servono le rassicurazioni politiche di chi continua a predicare accoglienza indiscriminata, ospitalità senza senso e perdono cristiano. Ciò che per anni abbiamo visto soltanto in televisione accadere in altri luoghi del nostro Paese è da tempo arrivato dentro le nostre case, tra la nostra gente. Siamo vicini al bagnino, a tutti coloro che ricevono minacce e aggressioni quotidiane e di varia natura, come siamo vicini alle forze dell’ordine che, in numero sempre ridotto, tentano di contrastare il fenomeno criminale come possono e ci batteremo, per quanto ci compete, affinché il territorio venga liberato da chi non ha le carte in regola per frequentarlo e per starci rispettando leggi e regole”.