Si è bruscamente interrotto il “dialogo tra sordi” sulle primarie del centrodestra. Mentre Vasto2016 e Forza Italia continuavano a ripassarsi la palla all’infinito tra chi, Forza Italia, insisteva sulle primarie e chi, Vasto2016, voleva prima sentire l’alternativa a Massimo Desiati per valutare la possibilità di “sedersi al tavolo e discutere”, il ping pong si è infatti interrotto con un ultimo scambio che lascia poco spazio alle interpretazioni. Salvo improvvisi cambiamenti di rotta, quindi, le primarie del centrodestra non si terranno.
I primi – in ordine di tempo – a dare segnali di rottura sono stati i referenti vastesi dei Club Forza Silvio, Felice Iacobucci e Giovanni Uselli, attraverso un comunicato al vetriolo che parlava di una opposizione divisa da “egoismi, autoreferenze, lotte personali” che “tengono in scacco una possibile azione di controllo e di sprone, quale dovrebbe essere l’azione delle opposizioni politiche”. Irriverente, poi, il riferimento alla “autorevole voce del capo banda” quando dichiara che “questa compagine non è catalogabile nel centrodestra”. “Sorge spontanea la domanda”, per i rappresentanti dei Club Forza Silvio: “Ma che ci stanno a fare consiglieri comunali di partiti di centrodestra in un gruppo che rifiuta il centrodestra? Mentre in campo nazionale il segretario di FdI apre al confronto con FI e Berlusconi, con la Lega e Salvini e tutti insieme studiano il miglior sistema per battere il Pd, a Vasto le carte si stravolgono e gli stessi che si proclamano, ad alta voce, seguaci di Meloni e di Salvini si riuniscono con foga e con ‘civicità’ con personaggi che ad ogni costo mai si alleerebbero con un partito abruzzese e quindi vastese che loro odiano e odiano a tal punto da attaccare tutti i giorni i suoi rappresentanti in consiglio comunale coprendoli di insulti e di poco velate accuse di complicità sottobanco con la maggioranza. A questa domanda dovrebbero rispondere e darne conto alla cittadinanza che della loro ‘civicità’ ha qualche dubbio”.
A due ore di distanza dal comunicato dei Club Forza Silvio, non è chiaro se “in risposta” o “a prescindere”, è arrivata la nota firmata dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, e dal referente locale di Noi con Salvini-Abruzzo, Davide D’Alessandro, che di fatto chiude le porte ad ogni possibilità di dialogo: “Non c’è più tempo da perdere! La ricreazione, le pause di riflessione e i tentennamenti del centrodestra sono finiti. Bisogna iniziare da subito a dialogare con la città e mettere a punto un programma amministrativo, ambizioso e realizzabile, capace di disegnare lo sviluppo di Vasto dopo la devastante esperienza del centrosinistra. Al fine di semplificare il quadro, indichiamo nel consigliere comunale Massimo Desiati, persona di comprovata esperienza amministrativa, il nostro candidato sindaco. È su questo nome che cercheremo con tutte le nostre forze la convergenza di partiti, liste civiche, movimenti di centrodestra e di tutti coloro che vorranno aprire una nuova ed entusiasmante pagina di storia per la nostra città. Ci auguriamo che questa volta, nel centrodestra, prevalga il buonsenso, la voglia di vincere e non il solito carattere autolesionista”.
Insomma, il candidato di Fratelli d’Italia e Noi con Salvini è Massimo Desiati (Progetto per Vasto) e, salvo imprevedibili marce indietro, non c’è spazio di manovra, su questo punto. La scelta di Forza Italia, adeguarsi o prendersi la responsabilità di dividere di nuovo lo schieramento, rischiando di far vincere il “triplete” al centrosinistra. Con questa mossa Vasto2016 mette di fatto all’angolo i colleghi di schieramento, con una prova di forza che ha le sue radici nella sconfitta di Mario Della Porta alle passate amministrative, ma i cui risultati sono tutt’altro che scontati. Se infatti a livello nazionale il calo di Forza Italia è un dato assodato, a livello locale sarà tutto da verificare, anche in relazione alla forza elettorale di FdI, partito nato per fare le primarie, che dovrà spiegare al proprio elettorato perché all’improvviso le primarie non sono poi così importanti, e di Noi con Salvini, un movimento appena nato (almeno a Vasto), il cui corredo elettorale rappresenta un’incognita difficilmente quantificabile.
Non resta che attendere la reazione di Forza Italia che a questo punto dovrà scegliere tra la resa (nel caso si parlerà di “sacrificio per l’obiettivo comune” o “scelta di buon senso”, ma sempre resa sarà) o correre con un proprio candidato al primo turno delle amministrative 2016, facendo proprio del primo turno una sorta di “primarie” in vista dell’eventuale ballottaggio, come accaduto alle passate elezioni amministrative. L’altra volta è andata male, ma Forza Italia potrebbe essere tentata di riprovare, dall’inevitabile calo del centrosinistra che, dopo dieci anni di amministrazione, inevitabilmente dovrà lasciare qualche punto percentuale per strada.