È prevista per domenica 21 giugno l’azione simbolica del comitato ex Asilo Carlo Della Penna, che si è mobilitato contro il degrado della struttura: “È sotto gli occhi di tutti lo stato pietoso in cui è ridotto quello che il cittadino benemerito Carlo Della Penna donò nel novembre 1955, quale asilo d’infanzia, alla comunità vastese”, scrivono dal comitato. “Il complesso si va progressivamente degradando, sia per l’incuria, sia per gli atti di devastazione e di teppismo di cui è stata fatto oggetto. Il degrado, di questo passo, potrebbe facilmente essere l’anticamera della demolizione, cui peraltro il sindaco ha cautamente ma espressamente accennato nel Consiglio comunale dello scorso novembre”.
Da qui la domanda: “È questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale? Questo vogliono i vastesi? In ogni caso, finché una decisione non sarà presa, il Decreto del Ministro dell’Interno 5 agosto 2008 fa obbligo al sindaco di intervenire ‘per prevenire e contrastare l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili’ tali da favorire ‘il danneggiamento al patrimonio pubblico’ e ‘lo scadimento della qualità urbana’. Un obbligo che il Comune ha palesemente ignorato”.
Da qui l’idea: “Indiciamo per domenica 21 giugno una giornata di pulizia di tutto lo spazio esterno all’edificio, e invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore l’asilo Carlo Della Penna a partecipare. La partecipazione è strettamente personale. Entreremo dal varco che abbiamo più volte, invano, invitato il Comune stesso a chiudere. Un varco praticato e usato sin’ora dai vandali. È un modo simbolico, ma allo stesso tempo concreto, di dimostrare che ci teniamo.
Dal Comune, però, per voce dell’assessore Marco Marra fanno sapere che pur condividendo la lodevole iniziativa, “tuttavia si ricorda agli organizzatori che la struttura è interdetta con ordinanza del sindaco, pertanto, sia per l’ingresso di comuni cittadini sia in caso di infortunio di qualcuno, senza autorizzazione del Comune c’è il rischio di prendersi delle grandi responsabilità e per un caso nobile come questo sarebbe davvero antipatico e paradossale“.
Una soluzione comunque ci sarebbe: “Se lo scopo è quello di ridare dignità al giardino attraverso la cittadinanza attiva, – spiega infatti Marra – sarebbe il caso che venga formalizzata una richiesta alla quale segua un atto deliberativo che autorizzi l’accesso e l’intervento volontario e quindi vi invitiamo a spostare l’iniziativa di li a pochi giorni. Anche se l’iniziativa ha lo scopo di protestare per l’abbandono della struttura siamo lo stesso pronti ad autorizzarvi ma, per quanto legittima sia la protesa, è doveroso fare alcune precisazioni: l’Amministrazione Comunale non sta usando nessuna strategia politica per degradare ulteriormente la struttura e avere ‘la scusa per abbatterla’; tutti siamo affezionati alla storia del Carlo della Penna e in questi anni abbiamo ipotizzato gli interventi per ridare vita e dignità al luogo senza stravolgerne la finalità educative per i bambini e giovani di Vasto; più volte se n’è dato risalto in Consiglio Comunale, valutando le opportunità che la legge consente, come l’ipotesi di un partenariato pubblico privato in grado di trasformare la struttura in un unico polo scolastico con la scuola Spataro confinante. Strade percorribili dalla legge ma che trovano ostacolo e rallentamenti dagli organi tecnici dirigenziali e che dovranno trovare a breve una soluzione. Infine, intendiamo precisare che l’ipotesi di una demoricostruzione dell’edificio esistente non è un capriccio della politica ma è conseguenza di quanto i tecnici ci hanno sempre sostenuto. Questo non vuol dire che alcuni aspetti architettonici non possano essere recuperati né tanto meno che un nuovo edificio non possa ridare bellezza e dignità al luogo”.
Per quanto riguarda invece l’intervento del Comune a riguardo, Marra sottolinea che “in questo momento le priorità legate al verde pubblico sono chiaramente rivolte agli spazi pubblici fruibili, alle strade, ai marciapiedi della città che da una decina di giorni sono oggetto di intervento da parte della società che ha vinto l’appalto dello sfalcio. Ancora molte aree e strade necessitano dell’intervento ed è chiaro che spazi interdetti al pubblico non rientrano tra le priorità ma, come avvenne anche negli anni passati, finito lo sfalcio del verde pubblico fruibile, interverremo anche dentro il giardino dell’ex asilo Carlo della Penna“.