Anche quest’anno è arrivato il momento del giudizio finale per i tanti studenti impegnati a sostenere il fatidico esame di maturità. A pochi giorni dalla prima prova, ansia, paura, angoscia invadono l’animo della maggior parte dei maturandi, impegnati a preparare, integrare e concludere mappe e tesine e cercare di trovare più informazioni possibili riguardo le possibili tracce, argomenti e autori. La parola d’ordine che rimbomba nelle teste dei maturandi è “studiare” per arrivare preparati il giorno delle prove. Questo periodo è sicuramente il più duro che gli studenti hanno vissuto, vivono e vivranno ma allo stesso tempo costituirà uno dei tanti tasselli del puzzle della vita di ognuno di loro. Conosciamo più da vicino l’esperienza che stanno vivendo porgendo loro alcune domande a riguardo per scoprire quando tutto sarà finito e ormai solo un sogno quali sono i loro progetti futuri, sogni nel cassetto o semplicemente la voglia di godersi il meritato relax.
Stefania Salvatore (studentessa del Pantini-Pudente che sta vivendo l’esperienza dell’alternanza Scuola-Lavoro nella redazione di Zonalocale) ha incontrato alcuni studenti delle scuole vastesi.
Roberta Sforzini, Liceo Classico Pantini-Pudente
Come hai vissuto questi cinque anni scolastici?
Bene, soprattutto gli ultimi tre anni, poiché i primi due anni hanno rappresentato per me una fase di orientamento nella scuola; negli ultimi tre anni, invece, mi sono sentita a casa. Sicuramente li ricorderò come un’esperienza piacevole della mia vita.
Che rapporti hai avuto con i tuoi professori e i tuoi compagni di classe?
Con alcuni professori ho avuto un rapporto molto travagliato, completato dal fatto di aver vissuto in una classe molto movimentata e aver cambiato nel corso degli anni parecchi insegnanti; ma, al di là di questo, ritengo di essermi affezionata a parecchi di loro, ci hanno aiutato a crescere. Per quanto riguarda il rapporto con i miei compagni, ho avuto un rapporto molto bello; soprattutto negli ultimi due anni ci siamo legati di più, mentre nei primi anni c’erano continui litigi. Alla fine di questo percorso, sono contenta di essere diventati una grande famiglia.
Il 17 giugno si inizierà con la prima prova di italiano. Hai già qualche idea su come sarà strutturata, sui possibili argomenti che potrebbero uscire?
Durante tutto l’anno scolastico ci siamo preparati molto sulle possibili tracce svolgendo molte simulazioni. In particolar modo ritengo di essere preparata sulla prima prova, poiché amo molto scrivere e sento di non aver problemi. Sicuramente sceglierò una traccia libera che parli di un argomento in generale.
Quali sono i sentimenti che provi nei confronti della maturità?
Mi è dispiaciuto molto lasciare la mia classe e la mia scuola, nella quale ho trascorso tante ore della mia giornata. Questa per me rappresenta una fase di passaggio che segnerà sicuramente la mia vita. Ma sono abbastanza tranquilla dal momento che con tutti gli altri compagni ci aiutiamo a vicenda e sono contenta di iniziare un nuovo percorso lontano da Vasto.
Hai già qualche idea su cosa farai dopo la scuola?
A settembre vorrei provare il test di Medicina, che mi vedrà impegnata nello studio durante l’estate. Se non dovessi rientrare proverò Biologia.
La prima cosa che farai non appena avrai finito l’esame di maturità?
E’ prevista una serata al Kela bar con tutta la classe e poi sicuramente cercherò di godermi l’estate a pieno. Insomma, sarà un estate all’insegna dello studio e del divertimento.
Ludovica Gatta, Liceo classico Pantini-Pudente
Come hai vissuto questi cinque anni scolastici?
Questi cinque anni sono stati abbastanza travagliati ma soprattutto nell’ultimo anno ci siamo uniti molto tra noi compagni di classe. Nonostante con i professori non sia stato un percorso in discesa, li ricorderò sicuramente piacevolmente perché la scuola durante questi cinque anni è stata la nostra seconda casa, dove abbiamo trascorso molto del nostro tempo.
Che rapporti hai avuto con i tuoi professori e i tuoi compagni di classe?
Con i compagni ci siamo uniti molto negli ultimi due anni. In particolare gli ultimi giorni prima della chiusura della scuola hanno segnato profondamente ognuno di noi poiché abbiamo realizzato, tra un pianto e l’altro, che il nostro percorso scolastico stava per finire. Con alcuni professori fin dall’inizio non c’è stato un bel rapporto; quelli che ricordo più piacevolmente sono stati dei supplenti, con i quali continuo ancora ad avere un bel rapporto al di fuori della scuola, anche se hanno trascorso con noi poco più di un anno.
Il 17 giugno si inizierà con la prima prova di italiano. Hai già qualche idea su come sarà strutturata, sui possibili argomenti che potrebbero uscire?
A dire il vero non mi sono documentata più di tanto e non mi faccio prendere dall’ansia del “toto-traccia”. Al contrario, sento di essere abbastanza preparata dal momento che mi piace scrivere e mi riesce molto facilmente.
Quali sono i sentimenti che provi nei confronti della maturità?
Dentro di me ho molta ansia ed esaurimento, dovuti alla vastità dei programmi. Quindi in questi ultimi giorni mi sto concentrando molto sullo studio e sul ripasso delle diverse materie. In me convivono dei sentimenti contrapposti: l’ansia e la paura da una parte ma dall’altra la consapevolezza e la felicità di essere arrivata alla meta.
Hai già qualche idea su cosa farai dopo la scuola?
Sicuramente rimarrò nell’ambito umanistico, anche se non ho ancora le idee chiare, perchè offuscate dall’esame.
La prima cosa che farai non appena avrai finito l’esame di maturità?
Avrò il tempo per decidere il mio imminente percorso universitario e il desiderio più grande che ho è quello di godermi a pieno l’estate perché sono stati mesi stressanti e impegnativi.
Stefania Salvatore