Lo scorso 28 maggio, dopo un incontro in Regione, il presidente della regione Luciano D’Alfonso aveva indicato come prioritario il progetto di variante alla statale 16 nel tratto vastese [CLICCA QUI]. Un progetto di cui si discute da anni, per cercare di porre freno al gran numero di incidenti che, specie in estate, si verificano in quello che, per lunghi tratti, è divenuto di fatto un percorso urbano. Ma il progetto sul tavolo della Regione sembra non riscuotere molti consensi. Dalla mappa si vede come dovrebbe passare per San Lorenzo, Sant’Antonio abate per poi ricollegarsi all’attuale tracciato nel territorio di San Salvo.
Negli ultimi giorni è tornato in campo un vecchio progetto, al centro anche di un incontro tra alcuni sindaci del territorio. Dalla mappa che ci è stata fornita si vede chiaramente come la proposta di variante vada ad inserirsi su strade già esistenti. Dal casello A14 Vasto Nord/Casalbordino, la “nuova” statale passerebbe sul fondovalle Sinello, poi sul fondovalle Cena, da qui si collegherebbe alla fondovalle Treste per poi uscire sulla Trignina. Da qui, svoltando a sinistra si tornerebbe sulla attuale statale 16, prendendo la destra si andrebbe verso l’entroterra.
“I costi sarebbero di molto inferiori ai 200 milioni di euro previsti per realizzare il progetto all’attenzione della Regione – spiegano i tecnici -. E si avrebbe il vantaggio di poter utilizzare strade che oggi versano in condizioni non ottimali ma che trarrebbero gran beneficio dal nuovo progetto. Inoltre con questo tracciato chi percorre la Trignina verso la costa si troverebbe a poter tagliare una parte molto trafficata e, andando verso nord, potrebbe raggiungere il casello di Vasto Nord per imboccare l’autostrada (evitando così l’insidioso tratto Vasto Sud-Vasto Nord”)”.