Anche quest’anno è arrivato il momento del giudizio finale per i tanti studenti impegnati a sostenere il fatidico esame di maturità. A pochi giorni dalla prima prova, ansia, paura, angoscia invadono l’animo della maggior parte dei maturandi, impegnati a preparare, integrare e concludere mappe e tesine e cercare di trovare più informazioni possibili riguardo le possibili tracce, argomenti e autori. La parola d’ordine che rimbomba nelle teste dei maturandi è “studiare” per arrivare preparati il giorno delle prove. Questo periodo è sicuramente il più duro che gli studenti hanno vissuto, vivono e vivranno ma allo stesso tempo costituirà uno dei tanti tasselli del puzzle della vita di ognuno di loro. Conosciamo più da vicino l’esperienza che stanno vivendo porgendo loro alcune domande a riguardo per scoprire quando tutto sarà finito e ormai solo un sogno quali sono i loro progetti futuri, sogni nel cassetto o semplicemente la voglia di godersi il meritato relax.
Stefania Salvatore (studentessa del Pantini-Pudente che sta vivendo l’esperienza dell’alternanza Scuola-Lavoro nella redazione di Zonalocale) ha incontrato alcuni studenti delle scuole vastesi.
Maria Luisa Di Martino, studentessa del Liceo delle scienze umane Pantini-Pudente, indirizzo Economico-sociale.
Come hai vissuto questi cinque anni scolastici?
Bene, anche se sono trascorsi troppo in fretta. Quest’ultimo anno, in particolare verso la metà, è quello che ho vissuto con più ansia e preoccupazione.
Che rapporti hai avuto con i tuoi professori e i tuoi compagni di classe?
Un rapporto piacevole. Nell’ultimo anno ammetto che i professori ci hanno aiutato molto, dimostrandosi disponibili con tutti noi. Per quanto riguarda il rapporto con i miei compagni ritengo di essere cresciuta in una classe molto unita.
Il 17 giugno si inizierà con la prima prova scritta di italiano. Hai già qualche idea su come sarà strutturata, sui possibili argomenti che potrebbero uscire?
Sì, mi sono informata leggendo alcuni articoli su internet che riportano le possibili sei tracce. Non sono ancora decisa su quale indirizzarmi ma nel frattempo, tra i tanti mi concentro su Leopardi e D’Annunzio, due tra i possibili autori.
Come ti stai preparando per affrontare questa prova? Quali sono i sentimenti che provi nei confronti della maturità?
Sinceramente all’inizio dell’anno ero molto tranquilla, solo verso marzo l’ansia si è incominciata a far sentire, per non parlare di questi ultimi giorni. Ciò nonostante, mi auguro che tutto vada per il meglio e che tutta questa paura si trasformi in sicurezza e tranquillità al momento delle prove.
Hai già idee su cosa farai dopo la scuola?
Molto probabilmente continuerò gli studi all’Università nel campo sociologico.
La prima cosa che farai non appena avrai finito l’esame di maturità?
Semplicemente mi godrò l’estate nel miglior modo possibile.
Carlo Croce, studente del Liceo Linguistico Pantini – Pudente
Come hai vissuto questi cinque anni scolastici?
Sicuramente è stato un percorso molto ampio e vario ed è stato difficile abbandonarlo. Ora che sono arrivato alla fine avverto un senso di liberazione. Da una parte vedo la fine della salita e quindi provo soddisfazione, dall’altra, invece, convivono paura e voglia di iniziare un nuovo percorso.
Che rapporti hai avuto con i tuoi professori e i tuoi compagni di classe?
Chiaramente si sono intessuti bellissimi rapporti tra tutti i membri della classe, anche se, come succede in ognuna di queste, si sono formati dei gruppetti e sviluppate maggiori simpatie e antipatie. Ritengo sia stato un percorso essenziale che ha influenzato il mio carattere e il modo in cui mi approccerò alle esperienze future. Per quanto riguarda il rapporto con i professori, con alcuni è stato “amore a prima vista”, in quanto hanno segnato profondamente la mia vita; altri invece, li ricorderò proprio per il fatto di aver reso tortuoso il mio percorso, facendomi passare un sacco di guai, che però mi hanno fatto crescere e reso più forte.
Il 17 giugno si inizierà con la prima prova scritta di italiano. Hai già qualche idea su come sarà strutturata, sui possibili argomenti che potrebbero uscire?
Sì, proprio l’altro giorno ho letto un articolo di giornale nel quale si ribadiva che negli ultimi anni c’è stata l’assenza di Pirandello, per il quale io tifo, e che potrebbero riproporre; ma ci sono state anche delle indiscrezioni su Svevo e D’Annunzio. Grazie alle diverse simulazioni che abbiamo svolto, ritengo di essere abbastanza preparato.
Come ti stai preparando per affrontare questa prova? Quali sono i sentimenti che provi nei confronti della maturità?
Sono passati solo pochi giorni dalla chiusura della scuola, quindi sinceramente devo dire che ancora non mi sto preparando. Adesso mi sto concentrando sulla presentazione della mappa. Fortunatamente durante l’anno ci siamo preparati molto bene poiché i professori ci tenevano che arrivassimo preparati all’esame. Sicuramente mi torneranno utili parecchi appunti che durante l’anno ho preso in maniera schematica, per cui tornarci su mi risulterà più facile. Per quanto riguarda il mio stato d’animo, mi sento tranquillo e solo a cinquanta giorni dall’esame è arrivato un po’ di panico; poi però è stato tutto in discesa, anche perché so che è una prova che dovremmo affrontare tutti insieme.
Hai già idee su cosa farai dopo la scuola?
Proverò Lingue orientali a Venezia, nello specifico percorso politico-internazionale che è quello che mi interessa. Tuttavia, se non dovessi rientrare perché i posti sono limitati, proverei un’esperienza all’estero per provare a capire cosa significa lavorare e contare su se stessi.
La prima cosa che farai non appena avrai finito l’esame di maturità?
Ho sempre avuto l’immagine di voler abbracciare una mia cara amica con cui ho condiviso questi cinque anni di scuola, per cui, non appena avrò concluso il mio orale, sarei felicissimo di poterlo fare. E poi, vorrei regalare il mio romanzo preferito ad un’altra mia amica speciale che condividerà con me il momento dell’orale.
Stefania Salvatore