La polemica politica locale ha raggiunto anche il Consiglio comunale dei bambini dedicato ai problemi dell’infanzia che si è tenuto la settimana scorsa, “solo grazie al senso di responsabilità delle minoranze”, come hanno tenuto a sottolineaare i consiglieri di minoranza Angelo Angelucci, Luciano Cilli, Filomena D’Addario, Domenico Di Stefano, Gabriele Marchese, Arnaldo Mariotti e Nicola Sannino, che hanno rimproverato la maggioranza di aver disertato la seduta: “Una sala stracolma di ragazzi, docenti e dirigenti delle scuole elementari e medie, compreso l’intero consiglio comunale dei ragazzi, con sindaco baby e giunta in testa, ha atteso per oltre mezz’ora dall’orario di convocazione l’arrivo della maggioranza, prima di iniziare il consiglio comunale (dei grandi). Alla fine erano presenti tutti i sette consiglieri di minoranza e soltanto cinque della maggioranza, compreso il sindaco ed il presidente del Consiglio, il quale con imbarazzo e forse vergogna ha accuratamente evitato l’appello, previsto dall’articolo 26 del regolamento, limitandosi alla mera lettura dell’elenco dei consiglieri comunali, contravvenendo al dettato del regolamento stesso che Spadano continua a gestire a sua discrezione”.
Duro quindi l’affondo: “La città di San Salvo non ha fatto una bella figura verso i ragazzi ed al cospetto della dottoressa Monti, rappresentante dell’Unicef. La responsabilità e il rispetto delle regole, soprattutto dentro le istituzioni, sono tra le prime forme di educazione e formazione delle future generazioni. Lo stesso vale, dovrebbe valere, per i consiglieri comunali che oggi erano assenti e che si sono persi una grande fetta di futuro della nostra città”.
Dalla maggioranza, invece, sono stati i gruppi di Forza Italia, San Salvo Città Nuova e Lista Popolare, a rimarcare che la seduta in questione, “seppur importante, perché dedicata ai ragazzi, non prevedeva argomenti da deliberare”, e in ogni caso “erano presenti la Giunta comunale al completo e altri 5 consiglieri, per un totale di 10 rappresentanti della maggioranza“.
Per le forze che sostengono l’amministrazione, quello dell’opposizione è stato solo “un tentativo, inopportuno, dato il clima che si dovrebbe respirare nei momenti in cui si parla di politica ai giovani, di pare il colpo” per quella che viene considerata “la grave defaillance” rappresentata dalla presenza di soli tre consiglieri di opposizione durante l’approvazione del bilancio: “Se poi aggiungiamo che nell’ultima Conferenza dei capigruppo, la minoranza era praticamente assente, presente la sola capogruppo D’Addario, che rappresenta se stessa, così come nell’ultima Commissione Affari generali, dove si discuteva del nuovo regolamento del Consiglio comunale, dove era ancora una volta presente solo la D’Addario, ci rendiamo conto che parlare di presenze, da parte loro, non dovrebbe essere molto conveniente”.