“La Pontida del prossimo 21 giugno sarà qualcosa di molto diverso dal passato. Il bello del raduno è che noi non toglieremo nulla, ma aggiungeremo: ci saranno nuove bandiere, nuovi colori, nuovi amministratori eletti in tutta Italia. La Lega resta la Lega, ma a Pontida si aprirà un cantiere di lavoro impensabile fino a ieri”.
Lo assicura Matteo Salvini, citato dal consigliere comunale Davide D’Alessandro, nell’annuncio della propria partecipazione alla manifestazione leghista. Difficile immaginare che, invece della bandiera padana, quest’anno possa sventolare quella italiana e che, invece del sempreverde “Va’ pensiero” risuoneranno le note dell’Inno di Mameli, ma intanto D’Alessandro sposta la sua adesione al movimento di Salvini dal livello regionale al nazionale.
“Ecco perché domenica 21 giugno – spiega infatti D’Alessandro, riferito alla citazione di Salvini – sarò anch’io a Pontida, dove non sarei mai andato quando Padania e secessione erano i comandamenti di una Lega che aveva la necessità di un profondo restyling. L’incontro tra il movimento ‘Noi con Salvini’, che stiamo strutturando a Vasto, che sta organizzandosi dal Lazio alla Calabria, isole comprese, e la Lega Nord, capace di arrivare al 14,7 nelle Marche e oltre il 13 in Umbria, sarà l’incontro sui temi cruciali, e non più eludibili, di un Paese che, restando unito e compatto, è chiamato a ritrovare la proprio identità e ad opporsi a una sinistra buonista e fintamente caritatevole; una sinistra che ha spalancato le porte alla confusione e alla clandestinità, una sinistra che ha subito le imposizioni non di un’Europa dei popoli ma di un’Europa delle banche, costruita sul denaro e non sulla condivisione delle scelte”.
Insomma, una volta che la Lega ha spostato il tiro dai meridionali agli extracomunitari, per D’Alessandro la strada si è fatta evidentemente in discesa.
E ha deciso: “Vado a Pontida, oggi sì, per sentirmi ancor più italiano. Con l’italiano Matteo Salvini. Il Matteo giusto”.