È terminata lo scorso 10 maggio la stagione del Casalbordino in Prima categoria con un primo posto nel girone (64 punti- 19 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte) ed il salto in Promozione. I giallorossi hanno avuto la possibilità di gioire già nella penultima giornata (leggi l’articolo) acquisendo direttamente la promozione per poi pareggiare nell’ultimo atto 3 a 3 con il Palombaro e fare festa in compagnia di tifosi e società. Le parole del patron Santoro durante i saluti finali in piazza Umberto I sono state molto dirette: ‘Questo non sarà l’unico traguardo che raggiungeremo. Il prossimo anno ci impegneremo per una salvezza tranquilla in Promozione, ma poi cercheremo di vincere un altro campionato. Datemi tre anni e vedrete che questa squadra salirà ancora più in alto’.
C’è un’estate davanti per programmare la prossima stagione. Ieri alle ore 19:00 parte della dirigenza societaria si è riunita senza però prendere nessuna decisione date le diverse assenze. Intanto, prima che si inizi a parlare di mercato e si venga a conoscenza di nuovi arrivi o possibili partenze, ci siamo rivolti a Nicola Sputore per fare un piccolo resoconto dell’ annata conclusa.
Nicola, obiettivo raggiunto quello della Promozione con il Casalbordino. Quanto è stato difficile vincere questo campionato? Non è stato per niente facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Eravamo partiti con l’obiettivo di stravincere, ma in un campionato di Prima categoria non sai mai cosa può accadere. Alla fine noi avevamo una rosa davvero di livello, con tante buone individualità e gestire alcune dinamiche all’interno di un gruppo così non è così facile. Abbiamo dimostrato alla fine il nostro valore portando a casa una promozione che ha fatto gioire tutto il paese e tutta la società.
Per te non è stata sicuramente una stagione facile: sei stato fuori tre mesi a causa di un infortunio ma poi, tornato in campo, hai subito dato un grosso contributo alla squadra. Ti ritiene soddisfatto del tuo rendimento quest’anno? Guarda nonostante l’infortunio, sono riuscito comunque a dare il mio contributo alla squadra. Quest’anno, paradossalmente, ho fatto più assist che gol (9 reti in campionato). Ma ad inizio stagione il mio obiettivo non era solo segnare, bensì vincere. Così è stato, quindi mi ritengo soddisfatto.
Perché hai scelto ad inizio anno di passare al Casalbordino? Diciamo che già quando ero a Cupello c’era stato un interessamento da parte del Casalbordino. Poi la scorsa estate ho avuto modo di parlare in più occasioni con la dirigenza, con il presidente, venendo a conoscenza così degli obiettivi e del progetto di questa società. Qui già conoscevo molti compagni di squadra, l’allenatore e così senza troppi dubbio ho scelto Casalbordino.
Pensi di rimanere il prossimo anno? Mi sono trovato benissimo. Staremo a vedere cosa accadrà, alla fine siamo solo a giugno ed è presto per dare una risposta.
Il patron Santoro durante la festa in paese per la vittoria del campionato è stato chiaro: ‘Datemi tre anni e saliremo ancora più in alto’. La società giallorossa ha dunque grandi obiettivi per i prossimi anni. Pensi che questi si possano raggiungere? Il presidente ha sempre grandi idee e progetti. A mio avviso la prima cosa che si dovrà fare quest’anno è quella di conquistare una salvezza tranquilla, cercando di fare una buona stagione. Bisognerà partire con i piedi per terra e, con l’aiuto di qualche innesto, dimostrare partita dopo partita il proprio valore.
La squadra che vi ha dato più filo da torcere? Qualsiasi squadra avevi davanti, dovevi sempre conquistare sul campo la vittoria. In tutti i campi, soprattutto in quelli difficili, ci siamo dati battaglia ma credo che tra tutte la squadra che mi ha più impressionato, data la sua grinta e intensità, è stata il Real Montazzoli.
A metà anno avete avuto un cambio in panchina. Perché la società secondo te ha preso questa scelta? Il cambio in panchina a metà anno secondo il mio punto di vista è stato dovuto al fatto che qualcosa doveva cambiare perché stavamo vivendo un periodo difficile. La scelta della società è stata piuttosto quella di dare una scossa allo spogliatoio, cosa che poi è avvenuta perché con mister Cianci in panchina abbiamo portato a casa tante vittorie e solo tre pareggi ed una sconfitta in Coppa Abruzzo contro la Casolana (2-0).
Quanti gol vorrai segnare il prossimo anno? Spero almeno di arrivare in doppia cifra.
La Promozione sicuramente sarà un campionato da affrontare con più concentrazione. Tu che hai disputato diversi campionati in questa categoria, pensi che la rosa di quest’anno sia comunque competitiva oppure c’è da fare qualche ritocchino? Secondo il mio punto di vista basterebbe un innesto nuovo per ogni reparto di gioco. Il fattore dei fuori quota è da valutare bene, perché il prossimo anno ce ne dovranno essere almeno tre in campo e tre in panchina. Con qualche nuovo arrivo questa squadra potrà tranquillamente giocare una buona stagione in Promozione.
Notizie oltre il calcio. È vero che il prossimo anno ti sposerai? Lo confermo.
Tuo fratello, Francesco Sputore, ha disputato quest’anno il campionato di serie D con la Vastese Calcio a 5 e ha dimostrato ulteriormente di essere un ottimo portiere. Dì la verità: quante volte, giocandoci contro, gli hai segnato? Quando giochiamo contro almeno un gol riesco a farglielo sempre e dopo che realizzo lo prendo in giro molto volentieri. Alla fine in un modo o nell’altro, lo ‘purgo’ sempre.
In tutti questi anni da giocatore quali sono le soddisfazioni più grandi che sei riuscito a toglierti? Devo dire la verità, ogni hanno riesco a portarmi dietro qualcosa, sia in negativo che in positivo. L’esordio in C1 con il Lanciano e i tre campionati vinti con il Real Tigre, Vasto Marina ai playoff e Casalbordino, così come le esperienze fuori con Loreto e Ripa Teatina, mi hanno dato tanto.
Un obiettivo per il futuro (a livello calcistico)? Vincere ancora qualche campionato e continuare a giocare in campo con la voglia di sempre, quella che non deve mai mancare.