“Come sospettato, le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Luigi Masciulli sono un’enorme bufala”. Massimo Desiati, Nicola Del Prete, Davide D’Alessandro, Etelwardo Sigismondi e Andrea Bischia, consiglieri comunali di Vasto 2016, mostrano la lettera di risposta del segretario generale del Comune di Vasto, Rosa Piazza: “Non risulta, per quanto a mia conoscenza, alla data odierna – si legge nel documento di risposta alla richiesta di accesso agli atti – alcun deposito inerente a quanto da lei richiesto”.
Dunque, la lettera di dimissioni non è stata protocollata in municipio. Il 27 aprile scorso era stato lo stesso Masciulli a confermare, parlando a Zonalocale.it, quanto messo per iscritto dal segretario generale del municipio in risposta alla richiesta di Desiati: “E’ stato – aveva detto Masciulli – il segretario del Psi, Luigi Rampa, a consegnare la mia lettera di dimissioni nelle mani del sindaco”. L’assessore aveva anche raccontato di aver ricevuto una telefonata di Rosa Piazza, che gli aveva chiesto quando avesse intenzione di protocollare la lettera. Alla richiesta aveva risposto sostenendo che non sussisterebbe l’obbligo di protocollare le dimissioni, ma basterebbe la semplice comunicazione per iscritto al primo cittadino. L’opposizione attacca.
L’opposizione: “Una farsa” – Per Desiati, Del Prete, D’Alessandro, Sigismondi e Bischia, si tratta “una delle tante manfrine orchestrate nella maggioranza che sostiene il sindaco Lapenna e con cui si cerca di coprire il nulla espresso, in termini amministrativi, da quell’assessorato. Solo manfrine e traccheggi a tutto danno della città.
Sono settimane che si dibatte su dimissioni che… non esistono. E’ così che l’amministrazione comunale copre il nulla espresso da quell’assessorato, il tutto al solo fine di tentare di stabilire nuovi equilibri politici nella maggioranza, situazioni di cui, ai vastesi, non frega proprio niente.
Piano Centro storico, Piano spiaggia, Variante al Prg, definizione di un raccordo del tessuto urbano delle periferie e di Vasto marina non sono gli argomenti a cuore della maggioranza, interessa soltanto vincere il principio di un braccio di ferro tutto interno ai partiti che la compongono.
Un altro duro anno da far passare tra apatia ed incapacità”.