Interessante convegno con relatori di eccezione ieri, a Vasto, presso l’Auditorium del Polo Liceale “R. Mattioli” su un tema quanto mai attuale: “L’insegnamento di Raffaele Mattioli in tempo di crisi”.
Presenti autorità civili, militari, diverse classi di alunni dell’istituto ospitante e di altre scuole superiori di Vasto, soci Lions del Club Vasto Host, organizzatore del convegno e di altri Club Lions che operano a Vasto. Presenti anche molti avvocati e dottori commercialisti di Vasto e del territorio in rappresentanza dei due ordini professionali.
Ha aperto gli interventi del convegno la dirigente scolastica della scuola ospitante intitolata al grande vastese che il Lions Club ha voluto solennemente ricordare in occasione del 120° della sua nascita, la professoressa Silvana Marcucci, che ha portato il saluto della comunità scolastica. È seguito il consueto cerimoniale introduttivo dei Lions condotto dalla cerimoniera del Club, Silvana Di Santo, con l’esecuzione degli inni e la lettura della Mission di questa associazione internazionale. Quindi il presidente della Zona A della 6a Circoscrizione Lions, Antonio Cocozzella, ha portato il saluto del Distretto 108 A ed il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, quelli della città.
L’onorevolele Maria Amato nel suo breve intervento ha esaminato alcuni aspetti peculiari della figura del grande banchiere di Vasto, l’ “economista eretico”, l’uomo di cultura e mecenate, la cui grande apertura mentale ed il buon senso gli consentivano di dialogare con tutti, mentre il dottor Stefano Schirò, presidente della Corte d’Appello di L’Aquila, ha poi sottolineato che in tempo di crisi occorre coniugare il rigore delle finanze con le oggettive esigenze dell’efficienza.
Il senatore Giovanni Legnini, vice presidente del CSM che ha presieduto il convegno, ha delineato la figura poliedrica di Mattioli con le sue aperture mentali ed il buon senso innato rivendicate dallo stesso come quasi naturali e presenti in un “abruzzese della marina” come egli stesso amava definirsi. Ha presentato la sua visione della banca intesa come “sacrestia del capitalismo” ed il suo monito a “non prestare attenzione a ciò che i banchieri dicono ma a ciò che i banchieri fanno”.
La presidente del Club organizzatore, l’avvocato Giuseppina Di Risio, ricordando come Mattioli sia stato un faro ed una guida per tutta la cittadinanza vastese ha introdotto la seconda parte delle relazioni programmate, con l’intervento del dottor Bruno Giangiacomo, presidente del Tribunale di Vasto, che ha tratteggiato i 47 anni vissuti da Mattioli in COMIT da Amministratore delegato prima e da Presidente dal 1960; ha ricordato il Mattioli dell’IRI e di Mediobanca e la sua idea di una banca mista che eserciti l’attività propulsiva di investimento anziché un capitalismo assistito. Ha inoltre parlato del Mattioli creatore di un centro di analisi economica e finanziaria in COMIT con un gruppo di studi formato da giovani economisti come Malagodi, La Malfa ed altri, del suo mecenatismo illuminato, della sua Presidenza del Centro italiano di studi storici, dopo la morte di Benedetto Croce.
Il professor Francesco Vella, Ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università di Bologna, ha invece affermato la necessità da parte dello Stato, secondo la visione di Mattioli, di recuperare sì i mercati all’interesse generale ma anche il suo ruolo in una politica economica concreta, tornando ad essere protagonista nelle scelte come motore dello sviluppo economico. Il monito di Mattioli circa la funzione della Banca è che quest’ultima dovrebbe “incoraggiare gli esitanti ed assistere gli audaci” impegnandosi a scommettere sulle iniziative di alcuni nella concessione del credito.
Il professor Massimo Amato, associato di Storia Economica all’Università Bocconi, ha fatto un’analisi della situazione attuale chiedendosi quali sarebbero stati i comportamenti di Mattioli , oggi, in questo periodo di crisi. Secondo il relatore, Mattioli avrebbe adottato la logica “pubblica” della Banca ricordando, come diceva Einaudi, che la Banca non è un’impresa ma è al servizio dell’impresa.