“Chi dice che Massimo Desiati si sia autocandidato a sindaco non dice il vero. Desiati è uno dei possibili candidati, come lo sono io, come lo è Sigismondi, come lo sono altri”. Lo afferma Davide D’Alessandro, consigliere comunale di Vasto 2016.
Desiati candidato sindaco “non lo è perché ex di qualcosa, ma – sostiene D’Alessandro – perché impegnato in questi anni sulla fatica quotidiana del concetto, in una opposizione dura e pura ad un’amministrazione sciagurata, in uno studio meticoloso delle sudate carte, in un ascolto continuo delle lamentele dei cittadini senza potere purtroppo, non avendo la guida delle operazioni, assumere decisioni risolutive. Di grazia, siete in grado di fare un nome che abbia maggior peso e credibilità per vincere la dura battaglia del 2016? Quando nel 2006 Peppino Tagliente lanciò la propria candidatura alla guida di un Comitato Civico con tanti mesi d’anticipo, in una fase di indistinzione, litigiosità e confusione del centrodestra, fece benissimo e i voti del primo turno (29 percento a 10) dimostrarono che era lui il miglior candidato e non Giangiacomo, che divise lo schieramento consentendo la vittoria di Lapenna.
Il problema è se si vuole ostacolare e impedire la candidatura vincente di Desiati o se si vuole contribuire ad irrobustirla, allargando l’alleanza a tutti coloro che vogliono collocare a riposo l’attuale amministrazione. Non vogliamo imporre Desiati né Desiati si permette di imporre alcunché. Diciamo ai partiti, alle liste civiche, ai consiglieri, alle associazioni, alle categorie che vogliono voltare pagina, di ragionare insieme su questa candidatura e sull’idea di città che abbiamo in mente. Vogliamo unire, non dividere”.