“Immaginate Vasto nel 1978… immaginate Vasto città bigotta, città provinciale, città briosa ma con uno sguardo troppo rivolto verso il passato… immaginate Vasto invasa da ragazzi, da giovani capelloni sgarrati, descritti dalle televisioni dell’epoca come dei vandali, dei barbari… immaginate”. È con questo incipit che ha inizio un viaggio nel passato, un viaggio che ci riporta al 13 settembre del 1978 quando proprio a Vasto gente proveniente da tutta l’Italia si riunì al camping Grotta del Saraceno per dare inizio a Wastock ’78. Un festival, una festa, un raduno nazionale, un incontro … organizzato nel ‘tentativo di costruire un ponte tra i giovani che l’animeranno e tra essi e la popolazione di Vasto’. La manifestazione durò cinque giorni e fu un’esperienza, che molti poi nel tempo, nei quasi trentasette anni trascorsi, non hanno dimenticato e non dimenticano. Dai ricordi nasce un racconto che diventa così storia.
La storia di Wastock ’78 ha inizio, secondo chi vi ha partecipato come Emidio Cirilli, quando Democrazia Proletaria, tramite vari ‘compagni’ militanti gestori di un camping a Vasto (Grotta del Saraceno), decise di organizzare un raduno nazionale in cui creare un ambiente nel quale tutti si sarebbero potuti esprimere (‘con un approccio di partecipazione critica ma costruttiva) con l’ideale del collettivo. Queste, ed altre, le premesse con le quali si riunirono a Chieti i ragazzi di Democrazia Proletaria (Organizzazione politica nata in Italia nel 1970. Formata da PdUP per il comunismo, Avanguardia operaia e altri gruppi minori -dal 1976 anche Lotta Continua– si costituì in partito nel 1978) insieme a molte altre fazioni, tra le quali emergeva quella di Lotta Continua e dei suoi membri vastesi. Il 1° settembre 1978 a Chieti ci fu la riunione generale che fece emergere non poche problematiche. Molti dubbi e idee diverse che però alla fine servirono per un confronto critico volto a preparare un festival che non sarebbe dovuto essere ‘la brutta copia di Licola’ (città vicino Napoli nella quale qualche anno prima vi era stato un altro festival importante). Vennero fuori delle piccole divisioni all’interno soprattutto della fazione di Lotta Continua, movimento che a Vasto contava la presenza di moltissimi giovani militanti. Ma solo una parte dei ‘compagni’ non era a favore delle tematiche emerse, perché l’altra invece diede la propria disponibilità in termini di servizio d’ordine e altre mansioni.
È proprio da qui che parte il nostro racconto. Da quei giovani vastesi militanti di Lotta Continua che parteciparono alla ‘festa’ e che oggi, a distanza quasi di 37 anni, raccontano quello che per loro e per la città ha rappresentato ‘Wastock 78’. Ma, pur essendo un festival con una natura prettamente politica, non tutti vi parteciparono con questo scopo. Infatti l’evento ebbe rilevanza anche dal punto di vista musicale, come ribadisce Corrado Sabatini, grazie alla presenza di gruppi in voga in quel periodo, uno tra tutti gli ‘Area’ che suonarono in spiaggia. C’è chi partecipò per militanza politica, come Antonino Orlando, Enzo Giattini, Emidio Cirilli facenti parte di Lotta Continua e i quali diedero la propria disponibilità a DP per il servizio d’ordine – essendo Lotta Continua l’unica organizzazione radicata in mezzo ai giovani della siinistra extraparlamentare a Vasto. Ci fu chi invece non volle perdersi l’evento – al di là dell’aspetto politico- e tornò a Vasto dall’università a Roma come Francescopaolo D’Adamo; chi montò il palco affittato dalla sezione del Partito Comunista, come Luciano Lapenna, oggi sindaco di Vasto, chi invece non partecipò attivamente, ma ancora oggi ricorda perfettamente lo scenario politico-sociale in Italia e a Vasto come Sergio Ferrara. Molti altri vi parteciparono e molti altri potranno, negli anni, raccontare una storia ancora più ampia con l’intento di non far passare nel dimenticatoio ciò che è accaduto.
Racconti, aneddoti e ricordi di un periodo nel quale l’attivismo politico era molto più acceso rispetto ad oggi per diversi motivi sia storici che sociali. In questo sentiero nostalgico ed inedito, ci siamo addentrati con un unico obiettivo: raccontare da una certa angolazione quello che ha rappresentato questa manifestazione per coloro che vi hanno partecipato. Ed è per lo stesso motivo che Zona Locale racconta… Wastock 78.
Zona Locale Racconta…
1. Ennio Minerva