Una donna va a farsi una passeggiata sulla riviera. Uno sconosciuto la incrocia, la prende di mira, poi compie oscenità, quindi si mette a seguirla. La vittima delle molestie è una trentasettenne di Vasto, che racconta a Zonalocale.it l’episodio avvenuto nei giorni scorsi lungo la pista ciclabile di Vasto Marina.
Tra le 11,30 e mezzogiorno, “stavo beatamente camminando in direzione di San Salvo quando – racconta – a un certo punto ho incrociato un uomo. Parlava al telefono e procedeva in senso opposto al mio. Poco dopo sono tornata indietro e me lo sono trovato vicino, seminascosto tra le erbacce, mentre stava lì a farsì i comodi suoi… potete immaginare quali. A quel punto ho avuto paura e, allungato il passo, quasi correndo, mi sono guardata alle spalle più volte per capire se mi stesse seguendo. Non c’era nessuno, per fortuna, ma, sorpresa, me lo sono ritrovato più avanti, appostato ai margini della pista.
Lì, onestamente, ho iniziato a preoccuparmi. Il fatto che mi avesse seguita certo non era normale: se fosse rimasto lì dove l’avevo visto poco prima, tra i cespugli, poco male. Invece, mi aveva seguito di soppiatto e, correndo tra la vegetazione, era arrivato prima di me”. Una casualità le ha consentito di fuggire: “E’ passato un uomo, la cosa l’ha forse spiazzato e io ne ho approfittato: guadagnando la prima uscita, mi sono catapultata sulla strada, camminando veloce sulla statale 16.
La cosa che più mi ha innervosito – racconta – è stata il pensiero che io, persona adulta, sono riuscita a tirarmi fuori da possibili guai, ma se al mio posto ci fosse stata una ragazzina? Se una donna non è più libera nemmeno di fare una passeggiata, siamo messi male”.