È rientato sabato scorso, Antonio Borromeo, dalla sua ultima fatica nel nome della bigenitorialità. Un’altra lunga marcia partita da Vasto e terminata a Strasburgo, nella sede del Parlamento Europeo.
Come raccontato dallo stesso Borromeo durante la conferenza stampa convocata nella mattinata di oggi, la marcia si è sviluppata tranquillamente lungo tutto il percorso italiano; Papi Gump è stato accolto dalle amministrazioni comunali dei diversi centri attraversati, soprattutto a San Benedetto del Tronto, Ancona e Fano, dove ha incontrato anche il consigliere regionale Roberto Zaffini, per organizzare un incontro con Giorgia Meloni; tappa poi a Forlì per un convegno con avvocati, assistenti sociali, psicologi ed esperti del settore, per poi essere ricevuto a Bologna da Valentina Castaldini, portavoce del partito di Alfano.
In ogni tappa, Borromeo ha presentato il registro della bigenitorialità, ricevendo assicurazioni dalle varie giunte che l’argomento sarà presto portato all’attenzione dei relativi Consigli comunali.
I problemi, per Borromeo, sono iniziati una volta varcata la frontiera: “Passato il confine – ha infatti raccontato Papi Gump – mi sono dovuto arrangiare, dormendo anche sulle panchine”.
Una volta giunto a destinazione, però, Borromeo ha incontrato gli europarlamentari Daniela Aiuto e Aldo Patriciello, con i quali ha gettato le basi per il terzo convegno nazionale sulla bigenitorialità da tenere a Vasto tra il 5 e 12 settembre; interessati anche Carlo Giovanardi, il vice ministro della Giustizia, Enrico Costa, Giorgia Meloni e tante altre personalità del mondo della politica a tutti i livelli. Al momento l’organizzazione è a livello embrionale, ma nei prossimi mesi saranno comunicati gli effettivi partecipanti al convegno nazionale che tratterà sempre di bigenitorialità, ma con particolare attenzione ai diritti dei minori.
Intanto Borromeo ha dichiarato l’intenzione di ricominciare a lavorare alla scuola di musica “Papi Gump” per i ragazzi vastesi: “Per la scuola abbiamo già ricevuto in dono 2 pianoforti, 5 violini, 1 organo da chiesa da studio, 12 flauti e 2 chitarre”. Presto potrebbe arrivare anche una sede per avviare le lezioni.