Si terrà sabato 16 maggio, presso l’aula magna dell’istituto Agrario di Scerni, il convegno da tema “I vini d’Abruzzo visti dal mondo”, organizzato dall’Istituto Tecnico per il settore Tecnologico “Ridolfi-Zimarino”, in collaborazione con l’Assoenologi, sezione Abruzzo-Molise. L’obiettivo, quello di favorire una riflessione sulle problematiche della commercializzazione dei vini locali in un mercato globale, dove sostenibilità, rispetto all’ambiente, qualità e ricchezza dei territori sono un determinante valore aggiunto e vanno comunicate con appropriate strategie.
Attesa la partecipazione di amministratori locali, e rappresentanti delle associazioni di categoria. Interverranno all’incontro anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, e l’onorevole Maria Amato. Al termine dei lavori, in collaborazione con l’istituto Alberghiero di Villa S. Maria e il Gal Maiella Verde, verranno degustati e raccontati vini tipici del territorio in abbinamento con eccellenze gastronomiche della tradizione e della stagione.
“L’organizzazione dell’evento – spiega il dirigente scolastico, il professor Livio Tosone – rientra tra le linee programmatiche generali del nostro istituto che, nel suo impegno educativo e formativo, fa riferimento costante alla domanda di competenze professionali che provengono dalla realtà economica territoriale. Nello specifico, in una provincia come quella di Chieti, che vede presente la parte più rilevante del settore vitivinicolo regionale, non potevamo non rappresentare le problematiche che affrontano le aziende nella promozione del vino abruzzese nel mondo. La continua azione di miglioramento richiesta dalla competizione globale ha bisogno di un costante miglioramento delle professionalità di tutti gli operatori. Solo una maggiore sinergia tra tutti i soggetti della filiera vitivinicola, attraverso progetti condivisi, può garantire le risorse strumentali ed umane necessarie, integrando competenze e strutture. Il convegno rappresenta un’occasione di sintesi di tale dialogo e di definizione di traguardi comuni”.