Il mese di maggio nel segno della legalità a San Salvo, con appuntamenti che saranno la giusta conclusione di due anni di progetti dedicati a bambini, ragazzi e non solo. Educare per crescere nella legalità è il progetto promosso dal Comune di San Salvo e sviluppato dalla cooperativa Nuova Solidarietà attraverso tante iniziative. “Una prima fase – spiega Maria Travaglini, assessore alle politiche sociali – ha visto la programmazione di tutte le iniziative poi svolte nelle scuole di ogni ordine e grado e che, in base alle età dei ragazzi e alle loro esigenze, hanno declinato in modi diversi il tema della legalità. Come amministrazione – prosegue la Travaglini – ci siamo attivati con risorse comunali per sostenere queste tematiche. E’ importante avere un approccio partecipativo, abbiamo coinvolto le scuole, le associazioni, le parrocchie, la Asl, il Sert, il Cim. Di azioni ne abbiamo fatte tante e siamo arrivati all’approvazione di un tavolo permanente con tutti gli attori del territorio impegnati nella promozione della cultura della legalità. C’è stata una forte risposta da parte delle scuole del territorio, tanto da inserire altri eventi, rispetto a quelli inizialmente programmati, nel corso dei mesi. Da sottolineare la proficua collaborazione avuta quest’anno con la Guardia Costiera con il comandante Giuliano D’Urso che ha tenuto molti incontri nelle scuole. Ora, con questa Settimana della Legalità, raccogliamo tutto ciò che è stato fatto”.
Iniziative fortemente volute dal sindaco Tiziana Magnacca che su sicurezza e su legalità a San Salvo ne ha fatto elementi caratterizzanti dell’azione amministrativa. “Abbiamo il dovere di diffondere e promuovere sin dalle giovani generazioni – spiega Magnacca – i concetti di legalità, giustizia, rispetto delle regole e osservanza delle leggi. Un programma educativo che dagli alunni si estende alle famiglie, che vengono coinvolte nella condivisione dei lavoro svolto in classe o in ambienti esterni alla scuola dai loro figli. Dobbiamo essere prima di tutti noi testimoni di legalità nelle nostre azioni, anche quelle più ordinarie come fare la raccolta differenziata o magari richiedere uno scontrino quando facciamo degli acquisti”. Si inizia giovedì 14 maggio, con il convegno Legalità e responsabilità per la costruzione del bene comune, alle ore 17 presso il Centro culturale Aldo Moro. “L’impronta di tutto il progetto – spiega Mirna Salvatore, presidente di Nuova Solidarietà – è quella di trasmettere come ognuno di noi, in ogni azione quotidiana, può scegliere se avere un comportamento legale o meno. Lo abbiamo visto nei video della nostra campagna di sensibilizzazione: anche il modo in cui parcheggiare la macchina o il buttare una carta per terra possono essere atteggiamenti di illegalità. Il messaggio è chiaro: tutti possiamo e dobbiamo essere protagonisti della cultura della legalità”. L’ospite del convegno sarà Don Maurizio Patriciello, parroco del quartiere Parco Verde di Caivano nella Terra dei Fuochi. “Don Patriciello è un testimone della legalità, un semplice prete divenuto nel giro di pochi mesi il leader del movimento civile che chiede con urgenza la bonifica della Terra dei fuochi, una area ampia tra le provincie di Napoli e Caserta caratterizzata dallo sversamento illegale di rifiuti, anche tossici, da parte della camorra. In molti casi, i cumuli di rifiuti, illegalmente riversati nelle campagne, o ai margini delle strade, vengono incendiati dando luogo a roghi i cui fumi diffondono nell’atmosfera e nelle terre circostanti sostanze tossiche. L’aria è irrespirabile, quasi in ogni famiglia c’è qualcuno ucciso dal cancro o che lotta contro questo terribile male. Don Maurizio si spende ogni giorno per sensibilizzare il governo per trovare una soluzione a questo dramma. Io dei camorristi non ho paura – ha scritto-. Lo so, potrebbero uccidermi e forse lo faranno, lo l’ho messo in conto fin dal primo momento in cui sono stato ordinato prete. Io spendo i miei giorni insegnando ai bambini, ai ragazzi, ai giovani che non debbono temere niente e nessuno quando la loro coscienza è pulita. Ma aggiungo che bisogna sradicare il fare camorristico sin dai più piccoli comportamenti. Il primo tema trattato quest’anno è stato proprio quello del rispetto dell’ambiente, per questo siamo pronti a raccogliere il suo messaggio”.
Si proseguirà poi con un cineforum aperto a tutta la città. “L’esperienza del cineforum è stata già molto positiva nelle scuole. Abbiamo proposto un cartone ai piccoli e il film Un angelo all’inferno ai ragazzi delle superiori. Poi ne sono seguiti dibattiti che hanno coinvolto e interessato gli studenti”. Il 20 maggio, al centro culturale Aldo Moro, verrà proiettato il film La mafia uccide solo d’estate. Il 23 maggio sarà la musica a veicolare il messaggio di legalità, con lo spettacolo Semi di…giustizia, realizzato dall’associazione Dum Tek con l’istituto comprensivo n.2. “Le insegnanti di musica Maria Aurelia Del Casale e Maria Teresa Antonini, in collaborazione con Luca Baldassarre – spiega Mirna Salvatore – durante l’anno scolastico hanno seguito un percorso sui temi della giustizia, della responsabilità personale e della condivisione di obiettivi di legalità attraverso la musica che, ancora una volta, è uno strumento per capire ed entrare dentro temi complessi e per comunicare le proprie emozioni, anche rispetto ad argomenti apparentemente distanti dalla nostra realtà”. In piazza San Vitale ci saranno proiezioni video, musica con due band, il coro dei bambini e la partecipazione del consiglio comunale dei ragazzi. Gli eventi sulla cultura della legalità si concluderanno poi il 30 maggio, con la commedia musicale Il canto degli scugnizzi“. Sono state coinvolte sia persone che hanno già esperienza nella recitazione, nel canto e la danza, che giovani alle prime armi. “Sarà un evento da non perdere – sottolinea la presidente di Nuova Solidarietà -, l’impegno messo in campo è tanto. Il testo, le musiche e le canzoni, la coreografia e la scenografia sono molto belli e sono sicura che questo spettacolo rimarrà nella storia della città”.
Nell’incontro con gli studenti è emerso come sia fondamentale, da parte degli adulti, porsi in una condizione di ascolto e supporto. “I ragazzi hanno voglia di parlare, confrontarsi, esprimere i loro dubbi e preoccupazioni – spiega Monica Conti di Nuova Solidarietà -. Per questo, con le nostre attività, abbiamo voluto far comprendere loro come ci sia chi è pronto ad ascoltarli e sostenerli, aiutandoli ad andare avanti quando ci sono difficoltà senza giudicarli”. Ecco perché “la scelta di parlare alle giovani generazioni è cruciale – commenta l’assessore Travaglini- . Ci aspettiamo che i ragazzi acquisiscano per loro questa cultura della legalità e la trasmettano alle loro famiglie così da diffonderla in tutta la comunità”.