Nel campionato di serie C regionale è arrivato il momento più importante della stagione: i playoff. Dopo le gare della stagione regolare e quelle della fase ad orologio, solo una delle sei squadre che hanno acquisito il diritto di partecipare alla terza fase della season avrà la fortuna di ritenersi la vincente del campionato. Mentre l’Airino Termoli del vastese Silvio Marinaro ed il Magic basket Chieti hanno già staccato di diritto il biglietto delle semifinali, le altre quattro compagini abruzzesi (Penta Teramo, Basket Ball Teramo, Amici del Basket San Salvo e Nuov Basket Aquilano) si sfideranno nei quarti di finale che avranno inizio questo sabato. Con la formula del playoff al meglio delle tre, le vincenti affronteranno nelle semifinali le due formazioni che in questo turno riposeranno.
Gli Amici del Basket San Salvo sono chiamati a superare il Basket Ball Teramo, squadra che ha chiuso la regular season al quarto posto con due lunghezze in più rispetto ai ragazzi di coach Linda Ialacci. Sabato a Teramo Celenza e compagni, dopo una settimana di riposo osservata per lo stop previsto da calendario- le altre squadre hanno giocato- si troveranno davanti la possibilità di superare il fattore campo. Vincendo in trasferta, infatti, la serie si porterebbe sull’1-0 e quindi giovedì prossimo i sansalvesi avrebbero l’opportunità di chiudere subito i conti. Un’ipotesi che sicuramente i bianco blu vorranno tramutare in realtà. Fin’ora la compagine sansalvese risulta essere al completo e quindi potrà esprimere tutto il proprio potenziale. In questi giorni l’attesa per il match del fine settimana cresce e abbiamo voluto conoscere ‘l’aria che tira’ in quel di San Salvo rivolgendoci a Giovanni Pappacena, playmaker della squadra del presidente Alberto Antenucci.
Partiamo subito col parlare della sfida di sabato: gara 1 dei quarti di finali playoff. Incontrerete il Basketball Teramo, formazione che voi avete affrontatato più volte quest’anno e con la quale avete vinto in due occasioni (71-68 nella gara di andata, 61-82 nella fase ad orologio) e perso una volta (54-52 nella stagione regolare). I numeri già dicono tanto. In casa non avete avuto problemi, mentre in trasferta – se pur di sole due lunghezze- avete dovuto cedere il passo ai teramani. Ti chiedo di dirmi, allora, qual è la distanza- in termini di qualità- che intercorre tra voi e loro? Non credo ci sia tanta differenza e anche il distacco in classifica di sole due lunghezze lo conferma. Sicuramente hanno dalla loro una panchina più lunga che gli permette di gestire al meglio le energie dei singoli.
Tralasciando il vostro modo di giocare, il Basketball Teramo in che modo cercherà di darvi fastidio? In difesa cercheranno di metterci in difficoltà alternando la pressione a tutto campo alla zona così com’è successo nei precedenti incontri, magari con qualche accorgimento in più. In attacco hanno in Di Francesco, Mazzella e Smikle i loro terminali offensivi principali e credo siano loro tre a caricarsi le responsabilità maggiori delle azioni offensive. Per tanto dovremmo essere pronti e preparati a contenerli perché sono capaci di realizzare canestri da qualsiasi posizione.
Il vostro cammino in questa stagione è stato ampiamente positivo fin’ora. Una striscia di 14 vittorie e 12 sconfitte arrivate da periodi nei quali tutto è andato per il meglio, ed in altri invece dove la stanchezza fisica si è fatta sentire, complice anche il numero degli infortunati. Se dovessi sintetizzare in poche righe la regular season e la fase ad orologio, cosa avresti da dire? Speravo in qualcosa in più sicuramente. Potevamo finire la regular season e la fase ad orologio in una posizione migliore. Però, a volte, proprio nelle partite che potevano farci fare il salto di qualità e di classifica puntualmente c’è stato un infortunio o qualche piccolo malessere fisico che non ci ha permesso di allenarci al completo e presentarci di conseguenza nel migliore dei modi alle gare. Questo forse è il rammarico più grande.
Sei uno dei trascinatori di questa squadra ed hai un ruolo importante. Essendo un playmaker, sei portato a doverti sacrificare per il bene della squadra cercando di impostare al meglio la manovra offensiva. Allo stesso tempo, però, non sono mancate prestazioni nelle quali sei andato in doppia cifra e quindi- direi- oltre che a far segnare, ti piace anche mettere dentro qualche canestro. Tra le due quale preferisci? Non ne preferisco una in particolare. Con il passare del tempo e dei campionati ho capito che ci sono momenti anche durante la stessa gara in cui da playmaker bisogna comprendere di cosa la squadra ha maggior bisogno; momenti in cui bisogna gestire i ritmi e riuscire a mettere i miei compagni nelle condizioni migliori per fare canestro, altri in cui devo magari caricarmi maggiormente di responsabilità anche dal punto di vista realizzativo e quindi cercare di più la soluzione personale.
Siete una squadra mediamente giovane, con qualche elemento d’esperienza. Secondo te l’accostamento giovani-senatori ha creato qualche problemino quest’anno, oppure tutto è andato liscio?
Credo che avere un mix di giovani e “meno giovani” sia la cosa migliore per una squadra. Si unisce un po´ più di esperienza alla freschezza e l’istintività e questo per il nostro gruppo quest’anno credo sia stata una buona cosa senza creare alcun problema.
Parliamo un po’ della riforma dei campionati. Dal prossimo anno, molto probabilmente, ci sarà una sola serie C e quindi ci sarà la possibilità che questa squadra partecipi ad un campionato di livello superiore. Quanto giova questa scelta nei confronti dei giocatori- in termini anche di trovare una sistemazione per chi non ha squadra- e quanto invece potrà essere negativa? Se dovesse andar in porto la nuova riforma credo che ci saranno ancora di più complicazioni per i giocatori di riuscire a trovare squadra facilmente; purtroppo anno dopo anno questa situazione è andata sempre più peggiorando, causa le riforme nuove -vedi l’introduzione dei parametri- unite alla crisi che sta attraversando il paese.
Qual è il tuo passato cestistico? Raccontaci un po’ le esperienze degli anni scorsi Sono cresciuto nel settore giovanile della JuveCaserta fino al primo fallimento della società. Da quel momento ho svolto due campionati di C2 a Caserta tra i 16 e i 18 anni, giocando tanto e facendo esperienza con i senior. Subito dopo ho iniziato il mio percorso di crescita andando a giocare lontano da casa. I primi due anni a Manfredonia (C1) dove purtroppo ho subito anche un brutto infortunio al ginocchio. Ripresomi bene mi sono trasferito in Sardegna ad Iglesias (C1) per poi andare a Campli (C2 e C1) in quelli che sono stati per gli anni più belli. Lì ho ottenuto la promozione il primo anno senza subire nessuna sconfitta. Dopo Campli sono tornato a giocare a Caserta all’Aquaviva (C1). Quell’anno devo dire che ho vissuto un’esperienza davvero importante sotto il profilo cestistico personale, arricchito anche dal saper gestire i rapporti con l’allenatore di quella squadra- mio padre. Subito dopo ho ricominciato a girare spostandomi a Cefalù (C1), due anni a Campobasso sempre in C1, poi a Martinsicuro in C2. L’anno successivo mi sono riavvicinato a casa giocando ad Airola in C1 e poi sono tornato in Abruzzo a Giulianova per un anno e mezzo, successivamente al Penta Teramo per un altro anno e mezzo e poi sono approdato a San Salvo.
Come sei arrivato a giocare per gli Amici del basket San Salvo? Dopo tanto girare mi sono trasferito in maniera più stabile a Pescara e tramite un amico, nonché ex compagno di squadra Cristiano Assogna sono venuto a contatto con la società di San Salvo.
Il tuo rapporto con coach Linda Ialacci? Un rapporto di assoluto rispetto tra allenatore e giocatore come dovrebbe essere nella normalità. Linda cerca sempre di trasmetterci la sua carica agonistica. Ci sono sempre dei confronti costruttivi prima e dopo le gare che consolidano il rapporto di fiducia e stima e mi valorizzano anche come giocatore.
Come ti sei trovato a San Salvo? Pensi di rimanere il prossimo anno? A San Salvo ho trovato una realtà molto positiva sia per quanto riguarda il lato prettamente sportivo, ma soprattutto per il lato umano, con persone sempre disponibili, dal presidente ai vari membri della società e in questi periodi non è facile trovare situazioni simili. Inoltre un caloroso pubblico ci ha sempre accompagnato nelle sfide casalinghe ed è bello vedere famiglie appassionarsi sempre di più e continuare ad incitare la propria squadra nonostante i risultati non sempre positivi. Per quanto riguarda il prossimo anno mi piacerebbe davvero rimanere in questa società per affrontare una nuova sfida con gli Amici del Basket. Ovviamente la mia volontà dovrà sposarsi con quella della società.
Classifica finale della regular season
Airino Termoli 46 (qualificate alle semifinali playoff)
Magic Basket Chieti 36 (qualificate alle semifinali playoff)
Penta Basket Teramo 36
Basket Ball Teramo 30
Amici del Basket San Salvo 28
Nuovo Basket Aquilano 26
B.C.A. Sulmona 24
Nova Basket Campli 24
Chieti Basket 18
Ennebici Campobasso 12
Torre Spes 6 (retrocessa in serie D)
Tabellone playoff
(4) Basket Ball Teramo vs (5) Amici del Basket San Salvo
(la vincente incontrerà l’Airino Termoli in semifinale)
(3) Penta Basket Teramo vs (6) Nuovo Basket Aquilano
(la vincente incontrerà il Magic Basket Chieti in semifinale)