Ieri pomeriggio la Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato tutte le condanne inflitte in primo grado ai tecnici imputati a vario titolo per il crollo della Casa dello Studente, dove persero la vita otto universitari – tra cui il vastese Davide Centofanti – in occasione del terribile terremoto del 6 aprile 2009.
Due anni fa, erano stati condannati in primo grado a 4 anni di reclusione, per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, Tancredi Rossicone, Berardino Pace e Pietro Centofani; Pietro Sebastiani, tecnico dell’Adsu, era stato invece condannato a due anni e sei mesi di reclusione.
La sentenza di conferma di ieri è stata accolta con sollievo da Antonietta Centofanti, zia di Davide e componente del comitato Familiari delle vittime della Casa dello Studente: “È una forma di giustizia, ma resta l’amaro in bocca per delle giovani vite cessate troppo presto. Speriamo sia un segnale che costituisca un deterrente, affinché si facciano le cose più seriamente”.