“Siamo soddisfatti”, afferma Arnaldo Tascione, avvocato di Vasto che ha rappresentato in giudizio i parenti di Francesco Maria Esposito, il portiere della Casa dello studente dell’Aquila, crollata nel terremoto del 6 aprile 2009.
Ieri il verdetto della Corte d’appello, che ha confermato le condanne di primo grado nei confronti degli imputati.
Secondo Tascione, si tratta di “una sentenza che rende giustizia a vittime e familiari. Già dai primi accertamenti peritali era emerso che l’immane tragedia del crollo della Casa dello studente riguardasse un fatto addebitabile all’uomo e non alla natura”.