La bomba a orologeria è destinata a deflagrare nelle prossime ore sul tavolo di una maggioranza in cui ormai c’è un fossato tra i fedelissimi di Lapenna e i dissidenti.
Luigi Masciulli getta la spugna: ha scritto la lettera di dimissioni e la consegnerà in giornata al sindaco di Vasto.
Mediazione fallita – Il summit di maggioranza venerdì scorso è andato male. Il partito della Rosa non è soddisfatto dal documento presentato da Lapenna, che non garantirebbe l’approvazione dei tre documenti urbanistici (Programma di recupero del centro storico, Piano spiaggia e Piano di gestione della riserva naturale delle Dune di Vasto Marina), la cui entrata in vigore è posta da Masciulli come conditio sine qua non della sua permanenza in Giunta. Il concetto, in sintesi, è questo: l’avvocato, dopo due anni da assessore, vuole che la maggioranza gli garantisca il raggiungimento degli obiettivi fondamentali: l’approvazione dei tre piani urbanistici di cui si parla ormai da 9 anni tra continui stop and go ed estenuanti pastoie burocratiche. Inoltre, il Psi chiede che la gran partedelle risorse del 2015 venga destinata al rifacimento degli asfalti delle disastrate strade urbane. Se esce Masciulli, escono anche tre consiglieri comunali e la maggioranza non esiste più.
Lettera pronta – Bocche cucite tra i socialisti, ma l’intenzione di Masciulli ormai è chiara e provocherà un terremoto politico: senza i tre consiglieri del Psi, Lapenna non ha la maggioranza in Consiglio comunale e, così, rischia di andare sotto in qualsiasi seduta. La formula dell’appogio esterno, evocata dai socialisti nelle scorsi incontri con gli altri partiti del centrosinistra, riassunta nella furmula “di volta in volta decideremo se votare a favore dei singoli provvedimenti proposti dall’amministrazione comunale”, significa che Lapenna e la sua Giunta sono in bilico. Anche perché i dissidenti in Consiglio sono quattro: rimane estremamente critica anche la posizione di Luigi Marcello della lista civica Giustizia sociale.
Previsto per il pomeriggio un vertice di maggioranza. Ma non è ancora confermato. Per il centrosinistra vastese un’altra giornata campale. L’ennesima. (Seguono aggiornamenti)