Ore 15,15 – Col trascorrere delle ore, si fa strada l’ipotesi di un azzeramento di Giunta.
Sarebbe la quarta volta dal 2011 a oggi. Anche in questo caso, come nei precedenti, Lapenna ritirerebbe le deleghe a tutti gli assessori e le avocherebbe a sé, in attesa di avviare una serie di consultazioni per verificare se esiste ancora una maggioranza in Consiglio comunale dove, senza l’appoggio dei tre socialisti, il centrosinistra disporrebbe di soli 12 voti. Troppo pochi.
A Lapenna, per essere sicuro di poter amministrare da qui alle elezioni della primavera 2016, serve il sostegno di almeno 13 consiglieri su 25 complessivi. Il Consiglio comunale di Vasto è, infatti, composto da 24 consiglieri più il sindaco, che è membro effettivo dell’assemblea e, dunque, ha il diritto di voto in aula. Gli assessori, invece, possono prendere parte e intervenire nelle sedute del Consiglio comunale del quale, però, non sono membri: di conseguenza, non hanno diritto di voto.
Ore 15 – Ora il Psi non voti il bilancio. Lo chiedono i cinque consiglieri comunali di Vasto 2016: Massimo Desiati, Andrea Bischia, Etelwardo Sigismondi, Nicola Del Prete e Davide D’Alessandro. “L’assessore all’Urbanistica, e con lui il partito che rappresenta, getta la spugna. Non ricordiamo neanche più quanti siano, in questi anni, le crisi ed i rimpasti di una maggioranza inetta e dannosa, una coalizione di partiti tenuta insieme soltanto dall’alternativa delle dimissioni, in una città attonita per lo spettacolo a cui periodicamente assiste mentre il sindaco… urla”, affermano in un comunicato congiunto. “Se, veramente, il gruppo consiliare del Psi, quello a cui fa riferimento l’assessore dimissionario, volesse avere comportanti conseguenti e dignitosi, non dovrebbe dare il proprio sostegno, in aula, in occasione del Bilancio consuntivo, tra pochi giorni in discussione. Vedremo – rincarano la dose – se l’ennesima crisi è stata aperta per nuove prospettive o è soltanto l’ennesima pantomima”.
Ore 14,45 – “Le urla di Lapenna in Comune sono state udite persino in piazza Rossetti. Non era mai accaduto niente di simile. Vi è una totale assenza di rispetto per le istituzioni”, attacca Davide D’Alessandro, consigliere comunale indipendente d’opposizione.
Ore 14,20 – Annullata la riunione di maggioranza, inizialmente convocata per oggi pomeriggio.
Ore 13,30 – Il programma di fine mandato presentato da Lapenna venerdì scorso nell’incontro di maggioranza viene considerato dai socialisti un documento annacquato.
Masciulli, per evitare le dimissioni, avrebbe voluto nero su bianco l’impegno del sindaco e dei cinque partiti di maggioranza ad approvare prima delle elezioni 2016 i tre importanti piani urbanistici di cui, tra mille pastoie burocratiche, si parla da nove anni: Programma di recupero del centro storico, Piano spiaggia e Piano di gestione della riserva naturale delle Dune di Vasto Marina. Masciulli, da due anni assessore, non vuole chiudere il suo mandato senza ottenere i risultati che ha posto come conditio sine qua non del suo permanere in Giunta. Non avendo avuto questa garanzia, ha rassegnato le dimissioni.
Il Psi, inoltre, chiede che il Comune utilizzi la maggior parte dei soldi disponibili nel 2015 per un obiettivo: rifare gli asfalti delle disastrate strade della rete urbana.
Ore 12,50 – “Sì, mi sono dimesso. Ma, per ora, non voglio rilasciare dichiarazioni”. Luigi Masciulli getta la spugna: ha scritto la lettera di dimissioni, consegnata poco fa dal segretario del Psi di Vasto, Luigi Rampa, al sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. Al primo piano del municipio sono state chiaramente udite le urla di risposta del sindaco.
Si apre ufficialmente la crisi di maggioranza.
Ore 12,20 – Bocche cucite tra i socialisti, ma l’intenzione di Masciulli ormai è chiara e provocherà un terremoto politico: senza i tre consiglieri del Psi, Lapenna non ha la maggioranza in Consiglio comunale e, così, rischia di andare sotto in qualsiasi seduta. La formula dell’appoggio esterno, evocata dai socialisti nelle scorsi incontri con gli altri partiti del centrosinistra (riassunta nella furmula “di volta in volta decideremo se votare a favore dei singoli provvedimenti proposti dall’amministrazione comunale”), significa che Lapenna e la sua Giunta sono in bilico. Anche perché i dissidenti in Consiglio sono quattro: rimane estremamente critica anche la posizione di Luigi Marcello della lista civica Giustizia sociale.
Previsto per il pomeriggio un vertice di maggioranza. Ma non è ancora confermato. Per il centrosinistra vastese un’altra giornata campale. L’ennesima.