Il comprensorio vastese, per quanto riguarda la situazione dello smaltimento dei rifiuti, ha i ‘mesi contati’. Attualmente manca lo spazio nel quale depositare i rifiuti dei comuni del vastese e molto probabilmente i sindaci dovranno portarli fuori regione, avendo così sulle proprie spalle maggiori spese da affrontare. Una soluzione: costruire una terza vasca adibita allo stoccaggio del materiale in questione. Per farlo, però, c’è bisogno dell’approvazione regionale, visto che il progetto è stato già appaltato. Occorre l’immediato sì della Regione Abruzzo.
Questa è la conclusione emersa nella conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio presso il municipio di San Salvo, con la presenza dei sindaci Giuseppe Pomponio (Scerni), Saverio Di Giacomo (Monteodorisio), Tiziana Magnacca (San Salvo), Mimmo Budano (Villalfonsina), dell’assessore di Cupello Eugenio Macchia, oltre che al vice sindaco di Vasto Vincenzo Sputore e Dino Maiale del Cda del Civeta. Tutti uniti nello stesso obiettivo: sollecitare la Regione in un intervento duplice, il primo volto alla risoluzione burocratica e non della costruzione di una terza vasca adibita allo smaltimento dei rifiuti e la seconda, più impegnativa e futura, riguardo ad una riflessione con eventuale revisione della stessa legge regionale in materia di rifiuti.
Le dichiarazioni del sindaco Magnacca, condivise anche dagli altri presenti, chiariscono quanto sia importante che tale questione non passi inosservato e che vengano prese subito le giuste decisioni. “Il consorzio Civeta si trova, ormai già da novembre, in uno stato di disagio e in quest’ultimo anno ogni progetto si è arenato. Ho incontrato personalmente il presidente della Regione Luciano d’Alfonzo questa mattina, il quale ha compreso- o almeno lo si spera- l’urgenza delle nostre proposte. Siamo già in ritardo e se non si avrà un riscontro entro i prossimi cinque mesi i comuni saranno vittime di aumenti tariffari non indifferenti”.
La questione non è semplice come può apparire. Infatti dallo scorso novembre in poi, l’AGIR ha commissariato i sindaci, impedendo a questi ultimi di poter gestire lo smaltimento dei rifiuti. Per il Cda del Civeta non una buona notizia in quanto sulle sue spalle è ricaduta la gestione dell’intero servizio. Ora, con i lavori fermi e con una lotta contro il tempo già persa (solo per la costruzione della terza vasca ci vorrà almeno un anno), i sindaci del vastese hanno promesso di non far passare tutto nel dimenticatoio e, in un vero e proprio ultimatum dato dalla Magnacca a D’Alfonso, qualora non avvenga la convocazione dell’assemblea dei servizi da parte dell’assessore regionale all’ambiente Mazzocca e dell’ing. Piselli, si passerà alle proteste, perché il ‘turismo dei rifiuti non è sostenibile perché, di nuovo, i soldi nelle casse comunali sono sempre meno e quindi si andrebbero a colpire i cittadini, con maggiorazioni tariffarie di non poco conto’ secondo quanto affermato in gruppo dai presenti. Bisognerà aspettare risposte dai piani alti e, si spera, che queste arrivino il primo possibile. Il tempo è quasi scaduto e cinque mesi passano in fretta.