Vasto Duemilasedici. E’ il logo che compare vicino al manifesto col quale l’opposizione lancia il convegno di sabato su Il futuro di Vasto. Proposte per lo sviluppo, che si terrà alle 17,30 al Politeama Ruzzi. Vasto Duemilasedici “è l’inizio di un percorso”, dice Massimo Desiati affiancato da altri tre consiglieri comunali – Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete e Andrea Bischia – e da Antonella Treviso, responsabile di Fo&Pa, la scuola di formazione politica che il centrodestra ha avviato in città da alcuni anni.
“C’è la necessità di dare alla città un’alternativa al duo stantio Lapenna-Forte”: così Del Prete indica l’obiettivo. E, per individuare il candidato sindaco per le elezioni 2016, “attraverso la condivisione dei temi, vorremmo evitare le primarie”. Mentre sui forti contrasti con Forza Italia e sul solco profondo che si è creato tra le due opposizioni in Consiglio comunale Desiati è diplomatico: “Non andiamo per sigle, ma per temi. Non è un’azione ad escludendum”.
Il convegno – I relatori del pubblico dibattito saranno Andrea Bischia, Davide D’Alessandro, Massimo Desiati, Stefano Suriani ed Etelwardo Sigismondi. Un convegno per “affrontare e dare risposta ai problemi della città, rimasti irrisolti nei dieci anni di amministrazione Lapenna”, afferma Antonella Treviso.
“Non stiamo presentando – precisa Desiati – un cartello elettorale, ma un convegno” in cui si discuterà di “vari aspetti, che avranno un momento di sintesi nella proposizione di un programma, che prenderà forma fino alle estreme conseguenze elettorali”. Lapenna e i suoi alleati amministrano Vasto “come se stessero amministrando un condominio”.
L’appuntamento di sabato “è il primo tentativo di mettete insieme coloro che dicono che Lapenna da nove anni, che a breve diventeranno dieci, ha condotto Vasto fino al punto più basso della sua storia”, scandisce D’Alessandro, secondo cui “questa è una città che deve essere rifondata”.
“Avanzeremo proposte – annuncia Bischia – finalizzate a innalzare la qualità della vita dei cittadini per far fronte a tensioni sociali ormai alle stelle e alla preoccupante crescita della povertà”.