Sta suscitando forti polemiche nel mondo politico abruzzese l’incarico legale conferito da un’impresa privata impegnata nella ricostruzione post-terremoto dell’Aquila ad Antonio Boschetti, ex assessore regionale della Giunta Del Turco, travolta dall’inchiesta giudiziaria su Sanitopoli.
“Possibile che per seguire l’appalto pubblico più importante de L’Aquila post sisma si debba chiamare un avvocato di San Salvo per giunta condannato in primo grado?”, chiedono Maurizio Acerbo e Francesco Marola di Rifondazione comunista.
L’appalto in questione riguarda il rifacimento dei sottoservizi (acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche) del centro storico de L’Aquila dilaniato dal sisma del 6 aprile 2009. Primo lotto: 30 milioni di euro per realizzare uno smart tunnel sotterraneo che ospiterà cavi e tubi e sarà percorribile a piedi.
La società incaricata di eseguire i lavori ha affidato l’ufficio legale all’avvocato sansalvese.
“Se non si tratta di un caso di omonimia – polemizzano Acerbo e Marola – temiamo che sia lo stesso Antonio Boschetti già consigliere regionale della Margherita, presidente della Commissione Sanità regionale e poi assessore della giunta Del Turco, condannato in primo grado a 4 anni nel processo Sanitopoli”.
La replica – “Non faccioa più politica, ma l’avvocato”, replica Boschetti. “Non devo più lavorare? Devo rubare? Qual è il problema? Fino a quando non sarà chiarita la mia posizione giudiziaria non farò politica, e sono già 7 anni: ma non devo lavorare nel frattempo? Ho uno studio con 4 avvocati e centinaia di clienti e tante aziende di cui curo gli aspetti legali. Non capisco queste polemiche. E’ stato vinto un appalto pubblico da aziende che hanno scelto me come legale perchè sono il loro avvocato. Ho clienti in tutta la regione Abruzzo. Il mio mestiere è quello di fare l’avvocato”. Un incarico per il quale Boschetti dichiara che percepirà 850 euro mensili fino al termine dei lavori.