La casa di riposo Sant’Onofrio di Vasto deve chiudere a causa di “carenze strutturali, organizzative e sanitarie”. Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, sulla base delle relazioni stilate da carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni di Pescara, Distretto santiario di base di Vasto e Comando provinciale dei vigili del fuoco.
L’ordinanza – “La documentazione interente le attività ispettive ha evidenziato carenze strutturali, organizzative e sanitarie presso la casa di riposo che pregiudicano la possibilità di proseguire l’esercizio dell’attività di assistenza agli ospiti presenti presso la casa di riposo”. si legge nel documento.
I vigili del fuoco hanno inviato all’organismo straordinario che amministra le Ipab (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) del territorio provinciale di Chieti una “dettagliata elenzazione circa le contravvenzioni alla normativa in materia di sicurezza accertate, le prescrizioni impartite al fine di regolarizzare le situazioni riscontrate, fissati i tempi di regolarizzazione strutturale il tutto finalizzato a far cessare immediatamente l’attività svolta e per tutto il tempo necessario alla regolarizzazione ed eliminazione dei pericoli per la sicurezza degli ospiti e dei lavoratori della struttura, impartendo la sospenzione immediata e provvisoria dell’attività”.
Di conseguenza, il primo cittadino dispone “il trasferimento degli attuali ospiti – compatibili con il setting generale offerto dalla casa di riposo di Vasto-Sant’Onofrio – in altre strutture entro 10 giorni dalla notifica della presente ordinanza” e “la chiusura dell’attività“, che avverrà “entro 20 giorni dalla notifica della presente ordinanza al fine di permettere di portare a termine tutte le attività amministrative gestionali interne della struttura”.
Contro il provvedimento è ammesso entro 60 giorni il ricorso giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale oppure, entro 120 giorni, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.