Vittorio Melone, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto. Il palazzo di giustizia di via Bachelet è sicuro?
Il nostro Tribunale ha un livello di sicurezza ordinaria eguale a quello di tutti i Tribunali d’Italia ed è caratterizzato dalla non comune presenza di un sistema di videosorveglianza. Altra cosa sono eventi straordinari, come quello che è accaduto a Milano. Chi è preposto alla sicurezza del palazzo di giustizia di Vasto se ne occupa costantemente: la questione è oggetto di costante verifica e adeguamento. Inoltre, Quando i processi richiedono un adeguamento dei livelli di sicurezza, vengono predisposte misure ad hoc. Ma, in ragione della sensibilità del nostro territorio e della conseguente importanza dei processi già pendenti, sottolineata anche dal presidente della Corte d’appello dell’Aquila in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, è emersa la necessità di potenziare le misure di sicurezza in modo definitivo e strutturato.
La sede giudiziaria di Vasto è adeguata a fronteggiare eventi straordinari?
Se la presenza del metal detector è necessariamente sinonimo di sicurezza, allora quasi tutti i Tribunali e, più in generale, gli uffici pubblici sono insicuri. La necessità di sicurezza va contemperata con il libero accesso agli uffici della pubblica amministrazione. Le misure di sicurezza sono diverse in base alle peculiarità del territorio in cui sono ubicate le sedi giudiziarie: a Napoli, ad esempio, all’ingresso del palazzo di giustizia è garantita la presenza di un granatiere armato. Riguardo a Vasto, il problema sicurezza in Tribunale non viene sottovalutato ed è oggetto di discussione e di confronto, come ho già detto in occasione di una delle periodiche riunioni della commissione manutenzione.
Qual è la composizione di questa commissione?
Ne fanno parte il sindaco, Luciano Lapenna, il presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo, il procuratore, Giampiero Di Florio, il presidente dell’Ordine degli avvocati, il coordinamento degli uffici del Giudice di pace e il personale amministrativo di volta in volta coinvolto nelle questioni oggetto della discussione. Quando accade un fatto straordinario come quello di Milano, è normale che ci sia una reazione emotiva. Ma mi chiedo: che senso ha il metal detector, se poi basta un tesserino falso per poter entrare e aggirare facilmente le misure di sicurezza predisposte in considerazione del Tribunale e della città che ne è sede?