Sono ancora le antenne di telefonia mobile a preoccupare i cittadini vastesi, molti dei quali si sono riuniti in diversi comitati, tra cui il comitato corso Mazzini contro l’inquinamento elettromagnetico che denuncia “la devastazione del territorio di Vasto da parte dei gestori della telefonia mobile”.
Secondo il comitato, “i nuovi programmi, ormai quasi del tutto approvati, comporteranno un enorme aumento del carico di inquinamento dal momento che sono previsti 14 siti aggiuntivi rispetto ai circa trenta esistenti. Questi nuovi piani prevedono una sempre maggiore intrusione nelle abitazioni quindi un accresciuto rischio di malattie, come ormai diversi studi epidemiologici hanno accertato, anche a livelli molto inferiori ai limiti di legge italiani. Dopo l’installazione dell’antenna in via Foscolo (con residenti a pochi metri) è la volta di quella di Corso Mazzini 31, con un elevato numero di abitazioni ed attività a ridottissime distanze che saranno quotidianamente bombardate dalle microonde. Ben presto arriveranno quelle di Montevecchio, Incoronata, Villa De Nardis, Aqualand, Vignola, Pagliarelli, Maddalena, Colle Pizzuto, Vasto Viadotti, località Luci”.
Come ricordato dallo stesso comitato, “la comunità scientifica ha individuato i rischi connessi a queste tecnologie ed ha indicato anche i livelli ai quali è possibile il funzionamento senza danni accertati per la salute delle popolazioni, sulla base ovviamente delle conoscenze attuali. Allora dov’è il problema? Possiamo far funzionare queste tecnologie salvaguardando la tutela della salute? Sì, si potrebbe, o meglio no, non è possibile. Se ci provi devi avere a che fare con ricorsi al Tar, Consiglio di Stato, minacce neanche troppo velate ai Comuni e a chi tenta di opporsi (mancherà ‘il campo’), in una parola di fronte al terrorismo di ristretti circoli finanziari. Per le masse popolari non ci sono molte strade da seguire, se vogliono cercare di vivere in un ambiente sano. Occorre che si organizzino per far fronte a questo degrado che avanza, formino delle loro organizzazioni popolari ed abbiano un governo che sia rappresentativo delle loro esigenze, che soddisfi a tutti i livelli le loro aspirazioni a cominciare da qui, da questa città, dove gli organismi pubblici si rivelano nei fatti impotenti nella tutela della salute pubblica, dove le masse stesse vengono tenute nella disinformazione totale in barba ai proclami di trasparenza e di scelte partecipate”.