Si è rinnovato anche quest’anno il tradizionale appuntamento con le celebrazioni della Resurrezione di Cristo presso la chiesa di Santa Maria Maggiore.
“L’introduzione dell’attuale liturgia, – scrive Lino Spadaccini su noivastesi – celebrata nella notte tra il sabato e la domenica, risale agl’inizi degli anni ’50, mentre, in precedenza, le campane venivano sciolte a mezzogiorno del sabato. La novità o esperimento, come venne definito all’epoca, non venne accolto molto positivamente dai fedeli vastesi, così come sottolineato sulle colonne dell’Histonium. ‘Anche quest’anno’, si legge nell’aprile del 1955 sul periodico diretto da Espedito Ferrara, ‘terzo, ed ultimo speriamo, dell’esperimento, la funzione della resurrezione è stata celebrata nella notte tra il sabato santo e la domenica di Pasqua a Santa Maria Maggiore come nelle altre chiese di Vasto. Al Gloria il Salvatore è balzato tra l’irrompere della luce, avvolto in una nube d’incenso impugnando il bianco vessillo della pace’. L’articolista sottolinea il momento solenne, che ancora oggi viene vissuto nell’antica chiesa vastese, quando al canto del Gloria, mentre suonano le campane a distesa, da dietro l’altare maggiore, si vede spuntare il Cristo Risorto, innalzato da un marchingegno appositamente costruito a tale scopo. E prosegue: ‘Noi, che ricordiamo la folla degli anni passati e viviamo in mezzo al popolo ascoltando tutti dobbiamo dire che l’esperimento della funzione notturna a Pasqua non è affatto riuscito. Non si possono intaccare le radici d’una tradizione secolare, che risponde anche ad una esigenza dello spirito. Il vuoto dell’intero giorno del Sabato Santo, mentre altrove e da Roma stessa suonano le campane della resurrezione, mentre la gioia un tempo ornava la città e la mensa, crea un disagio, che è stato rilevato e riprovato da tutte le classi dei cittadini. Confidiamo che le nostre Autorità Ecclesiastiche, accogliendo i tanti voti della cittadinanza, ridonino alla nostra settimana santa la bellezza d’un tempo sulla scorta di una tradizione, che è sempre stata viva e vitale'”.