Per tornare ad una situazione di normalità ci vorrà del tempo, forse in qualche caso ciò non avverà mai. “Occorre stabilire le priorità, ma è fondamentale che i Comuni presentino progetti dettagliati ed immediatamente eseguibili”. E’ il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, a dirlo agli amministratori locali riuniti nella sala consiliare di Celenza sul Trigno e nella sede della ex comunità montana a Torrebruna. Il governatore ha visitato i luoghi maggiormente colpiti dalle frane. Su tutti la provinciale 162, venuta giù lo scorso 19 marzo e da allora chiusa al transito, interrompendo il collegamento tra Fraine e Castiglione Messer Marino. Sul posto c’è anche l’ingegner Emidio Primavera, del Genio Civile, che esprime tutte le sue perplessità. “Una strada qui non doveva essere costruita”. Quando gli chiedono i possibili tempi per un ripristino la risposta è emblematica. “E’ più la spesa che l’impresa”. Potrebbe essere un ponte bailey a tamponare l’emergenza. “Ma bisognerà valutare il costo dell’operazione”, spiega D’Alfonso. L’ipotesi, però, è che questa strada non verrà mai più riaperta, o almeno non in tempi “umani”. Per questo sindaco e vicesindaco di Fraine, per evitare l’isolamento del loro paese, chiedono che vengano effettuati lavori urgenti alla strada che passa per Roccaspinalveti, dove c’è il ponte Rio Torto che minaccia di crollare da un momento all’altro [il video].
L’intervista a D’Alfonso [il video]
Intanto si stanno attrezzando per rimettere in sesto una strada interpoderale che, a questo punto, diventerebbe la nuova provinciale. Nel suo giro D’Alfonso ha visitato altre frane, nel territorio di Castiglione, lungo la strada che porta a Schiavi, verso Torrebruna. Poi, ai sindaci, ha dato i numeri delle risorse da impiegare sul campo. “Ci sono 84 milioni a disposizione della Regione – spiega D’Alfonso -. Venticinque derivanti da fondi europei, altrettanti dal governo. Dieci milioni arrivano dal ministero dell’ambiente, 20 dal PSR e 4 dal ministero dei lavori pubblici”. Fondi che non basteranno per le 230 frane presenti in Abruzzo “e con altre che certamente si verificheranno alle prossime ondate di maltempo”. Per questo sarà necessario stabilire delle priorità di intervento “partendo dalla progettazione, che deve essere molto precisa”. D’Alfonso, nel parlare ad amministratori e cittadini, non manca di tirare una stoccata a chi ha guidato gli enti in passato. “E’ stato un errore che gli angeli facessero la manutenzione. C’è stato un odio verso la manutenzione, perché le opere ben tenute non fanno tagliare nastri, al contrario di quelle nuove. Ed ecco cosa è accaduto in tutta la regione”. Un aiuto all’Abruzzo potrebbe arrivare dal Governo. Nel Consiglio dei Ministri di venerdì dovrebbe essere deliberato il riconoscimento dello stato di emergenza. “Sono state molto importanti le relazioni dei sindaci sui danni del maltempo – spiega D’Alfonso -, in particolare quelle legate all’interruzione della fornitura dell’elettricità”. Anche dalla provincia c’è disponibilità di fondi per la risistemazione delle frane. “Mettiamo a disposizione una somma ripartita in tranche da 50-60mila euro – spiega Tommaso Coletti – da utilizzare per le situazioni di somma urgenza”. Tra queste, ad esempio, ci saranno le due frane che interessano la strada per Castiglione, dove i lavori possono essere immediatamente eseguiti.