Un appello affinchè si faccia portavoce delle criticità che il comprensorio del Vastese si trova a vivere. Lo ha rivolto don Graziano Fabbri, parroco di Furci, all’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, in occasione della stazione quaresimale che ha portato Forte nel comune dell’entroterra colpito, così come tanti altri, dall’ondata di maltempo delle scorse settimane. Padre Bruno ha voluto visitare il tratto di strada franato nei giorni scorsi. “Un intero tratto di carreggiata – ricorda il sindaco Angelo Marchione- è franato per oltre 4 metri dal livello di partenza con uno scivolamento conseguente di circa 15 metri dell’intera massa in frana. La frana interessa un’arteria strategica per Furci e anche per i paesi limitrofi in quanto permette ai lavoratori di raggiungere agevolmente e velocemente la zona industriale di San Salvo. Il Comune di Furci – ricora il primo cittadino – aveva già predisposto le schede tecniche di segnalazione dei danni provocati dal maltempo da presentare alla sala operativa della Protezione Civile della Regione Abruzzo per richiedere lo stato di calamità/emergenza. Ora occorrerà rivedere la stima del danno nel tratto interessato dalla frana e l’importo è destinato a salire notevolmente”.
Marchione ha ringraziato il vescovo “per questa testimonianza di attenzione concreta verso l’emergenza che ha colpito il nostro territorio, che poi è solo una fra le tante emergenze che in questi giorni stanno interessando l’Abruzzo e il medio-alto vastese in particolare”. Poi, don Fabiani, ha ricordato le tante criticità che interessano il territorio: la chiusura di alcune fabbriche della Val Sinello, la chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale di Gissi, le strade impercorribili, ingenti danni all’agricoltura e frane sulla viabilità principale e secondaria causate dall’ultima e devastante nevicata del 6 marzo (la frana di Furci; quella che sta minando la ex statale 86 nel tratto tra Furci e il bivio di Gissi; la frana gravissima tra Fraine e Castiglione, quelle di Guilmi e Carpineto Sinello).