L’Avis Casalbordino “Don Antonio Tobia” ieri ha ospitato presso l’auditorium comunale la 44ª assemblea provinciale dell’associazione, con la partecipazione del sindaco Remo Bello, il quale ha portato i saluti di tutta la comunità e ringraziato i partecipanti per l’importante missione di cui sono protagonisti.
Ottima la partecipazione: 27 Avis provenienti da tutta la provincia. Il direttivo, coordinato da Antonio Angelucci, presidente locale, ha colto l’occasione per promuovere il territorio: “Abbiamo allestito una mostra su Casalbordino per ricordare Duilio Fornarola e sulla Basilica Madonna dei Miracoli, un punto di degustazione tarallucci e vino grazie alla collaborazione con la Cantina Sociale Madonna dei Miracoli e al Panificio D’Aurizio di Massa Ugo”.
Numerosi gli spunti emersi durante i lavori assembleari; in particolare, il dottor Pasquale Colamartino, direttore del Centro Regionale Sangue, ha tracciato le linee guida per la riorganizzazione dei Centri Trasfusionali e dell’Istituzione dell’Officina del Sangue, struttura in grado di assicurare una migliore lavorazione del sangue donato nei centri di raccolta.
Molto attivi i volontari dell’Avis Giovani, coordinati da Damiana Di Risio, che si sono adoperati insieme al consiglio direttivo dell’Avis Casalbordino per garantire il regolare svolgimento dei lavori. Nell’occasione Angelucci ha espresso sentiti ringraziamenti “al sindaco Remo Bello per aver spostato l’iniziativa e collaborato per l’allestimento delle mostre fotografiche, al presidente della protezione civile, Tommaso Bucciarelli, che ha gestito l’accoglienza delle delegazioni dall’uscita dell’autostrada all’auditorium, fornendo un esempio di sinergia e collaborazione fattiva tra le associazioni”.
L’occasione è stata propizia anche per tracciare il bilancio delle attività annuali, ma anche per confrontarsi e dare una lettura condivisa dei dati e dei risultati raggiunti: “Nonostante le grandi difficoltà, hanno spiegato dall’Avis – si è registrato comunque un incremento pari al 4% nella raccolta del sangue“.