“Sono trascorsi quasi due mesi dall’approvazione della mia risoluzione sulla situazione critica di Palazzo d’Avalos: il voto favorevole del Consiglio regionale ha impegnato il presidente Luciano D’Alfonso e la sua Giunta ad approntare misure urgenti per la messa in sicurezza delle mura e a stanziare un fondo adeguato. Questo impegno è rimasto sulla carta. I lavori non sono ancora partiti e nessun fatto lascia sperare in interventi risolutivi a breve termine. A cosa servono allora le risoluzioni? A ricevere dopo due mesi la promessa dell’assessore Mazzocca che fra altri due mesi sarà tutto risolto?”. È il consigliere regionale vastese del Movimento 5 Stelle, Pietro Smargiassi, che esprime critiche sull’operatore del governo regionale.
“Quanto valgono certe promesse – scrive Smargiassi – lo sa bene chi ancora sta aspettando l’inaugurazione della Casa Salute di Celenza sul Trigno, garantita entro 120 giorni da D’Alfonso l’estate scorsa. Non si potevano almeno mettere al sicuro i tesori custoditi proprio nell’ala sud-est di Palazzo d’Avalos, punto di particolare fragilità? Nell’incuria generale della politica a tutti i livelli istituzionali, dall’amministrazione comunale alla Regione, Vasto continua intanto a franare: mi è appena giunta la notizia del crollo delle mura della vecchia chiesetta di via Santa Lucia, non quattro mura qualsiasi, ma una struttura sotto la soprintendenza ai beni culturali, che ha fra l’altro distrutto un’auto e danneggiate altre tre”.
Rispetto a queste criticità, per Smargiassi “il sindaco Lapenna se la cava mandando tardive letterine d’allarme a D’Alfonso e la Regione se la cava accumulando promesse mai mantenute: di concreto la nostra classe politica non sta facendo nulla. Prima di vedere qualche politico muoversi sul serio, che altro deve succedere? Ci deve scappare il morto? Dobbiamo pregare che faccia sempre bel tempo e che Palazzo d’Avalos non si sbricioli del tutto al prossimo diluvio? Dobbiamo aspettare che Vasto perda definitivamente uno dei suoi maggiori simboli culturali?”.